L’educazione civica e alla cittadinanza è un altro aspetto di cui si vuole occupare l'iniziativa approvata oggi. Come è noto, lo scorso maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità un Disegno di Legge sull’insegnamento scolastico dell’educazione civica nel primo e secondo ciclo di istruzione. A livello provinciale il tema dell’educazione civica si lega in modo significativo a temi altrettanto fondamentali, come l’identità territoriale, gli aspetti di specificità storica e culturale del Trentino, la conoscenza delle istituzioni autonomistiche provinciali e regionali. La delibera intende, quindi, attivare delle azioni in questa direzione.
Un altro snodo che viene affrontato in questa proposta-quadro di legislatura è il tema dell’imprenditorialità, aspetto richiamato con forza anche dalla Raccomandazione europea del maggio 2018 sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente e per la cittadinanza. Le rilevazioni nazionali e internazionali mostrano che gli studenti trentini sono particolarmente brillanti e ottengono degli ottimi risultati sul piano cognitivo, però da parte delle istituzioni - e della scuola in particolare - permane il dovere di sapere e capire cosa succede dopo aver concluso gli studi e qual è la direzione intrapresa dagli studenti al termine della loro formazione. Il progetto, in questo senso, parte dall’assunto che la scuola è un soggetto vivo e attivo, che vuole formare futuri cittadini responsabili e in grado di partecipare alla complessa vita della propria comunità e al suo sviluppo, garantendo agli studenti delle competenze che favoriscano l’inserimento nei contesti professionali e sociali.
Queste fondamentali sfide per il sistema educativo provinciale saranno affrontate intervenendo attraverso la leva dello sviluppo professionale dei docenti, ma anche e soprattutto mediante l'attivazione di laboratori in classe, coinvolgendo gli studenti all’interno delle proprie scuole. Inoltre, verranno messe in campo specifiche azioni di monitoraggio e accompagnamento delle iniziative attivate direttamente dalle scuole, sulla base di appositi bandi da parte dell’Assessorato all’istruzione, del Dipartimento istruzione e cultura e di IPRASE, al quale viene dato mandato di mettere a punto quanto necessario per l’attuazione del progetto.
L'assessore Mirko Bisesti: