Presenti all'incontro, moderato dal direttore del Corriere del Trentino Enrico Franco, Claudio Agostini, direttore dell'Unità operativa di Psichiatria a Cles e coordinatore di un progetto nel campo della salute mentale in Serbia, Silvia Baraldi, pedagogista, per anni con i ragazzi di strada di Bucarest, oggi responsabile della comunicazione della onlus Parada-Italia (con sede a Milano, oltre che a Bucarest), don Egidiu Condac, presidente della Caritas rumena e suor Betty Slawik, rumena di origine, diplomata assistente sociale a Trento, oggi a Chisinau, Moldavia.
Don Condac ha illustrato le tante attività condotte dalla Caritas in Romania, e la crescita dell'associazionismo in tutto il paese. "Abbiamo cercato di creare un dialogo sempre più stretto con le autorità pubbliche. Durante il comunismo non era possibile, perché tutto era statalizzato e centralizzato. Oggi, specie dopo l'entrata della Romania nell'Europa, questo dialogo fra Stato, enti privati, ong, è possibile. Il contributo che riceviamo dallo Stato per portare avanti le varie attività, verso gli anziani, i bambini, i giovani, i tossicodipendenti, è cresciuto fino anche al 40% nel 2009, anche se poi per effetto della crisi è calato al 10% circa. Ma la cosa importante è che oggi lo Stato sta imparando a dialogare con la società civile, promuove il volontariato, e inizia ad usare gli aiuti europei in maniera mirata. Non solo: ogni realtà regionale sta portando avanti i propri progetti, conformemente alle esigenze locali."
Claudio Agostini ha spostato il confronto sulla Serbia e sulla problematica della salute mentale. "Partecipo a questo progetto di cooperazione internazionale, realizzato dall'Associazione Trentino con i Balcani, dalla Caritas e con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, da un anno e mezzo. La situazione della psichiatria in Serbia è ancora molto pesante, quantunque anche in altri paesi dell'Europa, fra cui l'Italia, fino a qualche anno fa non fosse molto diversa. Le persone vivono in strutture estremamente affollate, in condizioni di grande degrado, di mancanza di rispetto della dignità umana. E' difficile dire se il problema sia più la sofferenza mentale o la mancanza totale di assistenza. Noi abbiamo come obiettivo quello di portare la nostra esperienza di psichiatria di comunità. E qualcosa sta lentamente cambiando. A partire dalle strutture, dall'affollamento delle camere e dalla sporcizia. Ma ora è l'approccio complessivo che deve cambiare. I malati devono essere visti come titolari di diritti, come soggetti della società a pieno titolo. Quanto più la comunità si assume la responsabilità anche dei propri malati, tanto più le persone guariscono o sfuggono al precipizio della cronicità."
Silvia Baraldi lavora dal 2000 a Bucarest, dove è nata la onlus Parada, per iniziativa di un clown franco-algerino, Miloud Oukili, che scendeva nei canali sotterranei della rete di riscaldamento della città per incontrare i bambini di strada. L'impatto fra il clown e questi bambini, soli, abbandonati, arrabbiati col mondo, è stato fortissimo, ha creato un'empatia straordinaria. A nessuno era mai venuto in mente di scendere laggiù, figurarsi con gli arnesi del circo, il naso rosso, le palline. Una volta creata la relazione, però, è stato chiaro che ci volevano altri strumenti per intervenire, quelli degli assistenti sociali, degli psicologi e così via. Abbiamo creato un'associazione, abbiamo combattuto per fare accettare l'esistenza stessa dei bambini di strada, che le autorità negavano. Abbiamo portato molti di quei ragazzi, grazie all'arte, al teatro, nei palcoscenici dell'Europa. Per alcuni di essi la vita è completamente cambiata. Ma i problemi da affrontare sono enormi. Ad esempio la diffusione delle nuove droghe, sintetiche, micidiali. Tutto questo a Bucarest, una città dove da un lato ormai c'è tutto, da internet al Mc Donald's, e dall'altro, per qualcuno, per questi bambini in particolare, manca tutto."
Suor Betty Slawik è responsabile di un centro sociale a Chisinau, la "Casa della provvidenza". Ogni giorno almeno cento persone lo frequentano. "Quando vedo queste persone arrivare da noi, è come se vedessi una sorta di Vangelo vivente. Noi non facciamo distinzioni, accogliamo tutti. Spesso gli ortodossi ci chiedono: ma possiamo venire qui da voi, che siete cattolici? Ci dicono: siete la Provvidenza. La situazione che si vive in questo momento in Moldavia è quella di un disagio molto forte. Ad esserne vittime sono in primo luoghi gli anziani. Racconto solo un esempio: qualche giorno fa è arrivata da noi in mensa una persona cieca. Dopo avere mangiato mi ha chiesto di chiamare l'ambulanza. Le ho chiesto cosa si sentisse - perché non mi sembrava stesse male - e se non era meglio che andasse invece a casa. Ha risposto che la figlia non la voleva più, perché era cieca, non serviva a niente, e così sperava che l'ambulanza la portasse in ospedale, dove magari l'avrebbero tenuta lì per qualche giorno. Ecco, questo non è un caso estremo. E' un esempio della solitudine in cui vivono molte persone, in una società profondamente disgregata."
Questa mattina, nel frattempo, presso il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale di Trento, nell'ex-convento degli Agostiniani di vicolo San Marco, si è tenuto l'incontro "Balcani.Eu", sul processo di integrazione dei Balcani nell'Unione europea. Hanno partecipato Il professor Jens Woelk, Luisa Chiodi, direttrice scientifica dell'Osservatorio Balcani e Caucaso, Risto Karaikov, analista free lance e ricercatore dell'Osservatorio (in videoconferenza) e in veste di moderatore Andrea Cereghini.
Proseguono anche gli incontri dei missionari con gli studenti delle scuole del Trentino, e gli incontri con l'autore nella casa-base di piazza Duomo, oggi con Silvia Biasutti e il suo libro "Viaggio a Chisinau".
Questa sera allo spazio archeologico sotterraneo del Sass, in piazza Battisti, nuovo incontro pubblico sulla cooperazione trentina nel dopoguerra dei Balcani, a cura dell'Associazione Trentino con i Balcani e nuovamente del Centro di formazione di vicolo San Marco. (mp)
Foto e immagini video a cura dell'ufficio stampa, intervista a Silvia Baraldi.
Il programma completo e la galleria fotografica nel sito: www.missionetrentino.it
Immagini degli eventi più importanti sulla webtv della Provincia : www.webtv.provincia.tn.it/solidarieta/-Sulle_rotte_del_mondo_2012/
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