
Incentivare la creazione di una rete leggera ed aperta tra le varie associazioni e istituzioni impegnate nell'ambito della promozione dell'integrazione europea, considerare la scuola, sempre più, come una palestra di cittadinanza ed infine l'idea di ragionare d'Europa, nel bene e nel male, per ampliare alla dimensione euroregionale ed europea il raggio d'azione del progetto. Queste le proposte che i ragazzi hanno avanzato oggi alla quinta Commissione del Consiglio provinciale. Gli studenti, alcuni universitari e altri provenienti da istituti di Trento, insieme a 4 giovani tutor, hanno svolto due percorsi paralleli e due viaggi di studio (uno a Bruxelles e a Bonn alla Casa museo dedicata a Konrad Adenauer, l'altro a Bruxelles e Metz alla casa di Robert Schuman) per poi lavorare in maniera congiunta al ritorno.
Ci avete portato alcuni stimoli e alcune proposte concrete - ha detto il presidente della Provincia - sui quali dovremo lavorare, ma soprattutto, ci avete ricordato che l'Europa non può e non deve essere considerata solamente come un vincolo o come un limite, come spesso viene rappresentata ultimamente, ma che in realtà possa essere una grande opportunità". "Non è un caso - ha aggiunto - che uno dei padri fondatori sia proprio un trentino, Alcide Degasperi, che dopo aver lavorato ad una soluzione che potesse favorire, in Trentino-Alto Adige, la reciproca convivenza, superando i conflitti etnici, ha partecipato alla costruzione di un'Europa unita e senza più conflitti. E guardando oggi quelle terribili immagini che ci giungono dal Kenya - ha detto ancora il presidente - dobbiamo ricordarci che grazie al processo di collaborazione e di integrazione avviato in Europa, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, dove ci furono analoghi massacri, siamo riusciti a costruire una pace duratura".
A testimonianza delle grandi opportunità offerte dall'Europa, il presidente ha citato l'esperienza di Samantha Cristoforetti, l'astronauta trentina che si trova oggi nello spazio grazie ad un progetto europeo e ha poi ricordato le ampie possibilità, rispetto al passato, che i giovani hanno per studiare e lavorare all'estero. "La Provincia autonoma di Trento - ha detto ancora - sta lavorando per poter cogliere al meglio tutte le opportunità offerte dall'Europa, a cominciare dall'ottimizzazione delle risosorse messe a disposizione dai fondi europei, che devono divenire parte integrante e non aggiuntiva dei nostri bilanci". Il presidente ha poi evidenziato che dentro il piano per il trilinguismo, finanziato con i fondi europei, ci sono 16 milioni di euro destinati all'apprendimento linguistico degli studenti e finalizzati anche a creare opportunità di lavoro all'estero. "La Provincia sta cercando - ha aggiunto - di migliorare l'utilizzo delle risorse impegnate nella ricerca, al fine di aumentare la competitività delle imprese trentine e per far questo sta anche rafforzando la propria presenza in Europa, con persone giovani, che siano in prima linea per cogliere le opportunità offerte dai fondi". "L'auspicio - ha concluso il presidente della Provincia rivolgendosi ai ragazzi - è che si possa a breve migliorare nell'utilizzo degli strumenti messi a disposizione dall'Europa e nel contempo, che possa crescere fra i giovani un maggiore senso di appartenenza alla specificità trentina, non certo in una logica di chiusura, ma al contrario in chiave di apertura, come seppe fare Alcide Degasperi". (fm) -