Nel periodo a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, i recuperanti raccolsero dalle montagne di Vermiglio e del Tonale una grande quantità di materiale bellico risalente alla Prima guerra mondiale. Il più noto di loro fu senz'altro Emilio Serra che, a partire dal 1967, organizzò il materiale raccolto nel Museo della Guerra Bianca e fu anche promotore di eventi come la "Festa della Fratellanza", nata nel 1977 allo scopo di unire associazioni ex-combattentistiche italiane e austriache per lanciare un messaggio di pace dai luoghi che furono teatro della Grande Guerra.
Oggi un film/documentario lo ricorda: "I Lechemi. Da Vermiglio alla Presanella, dal martirio alla fratellanza" è il titolo di un'opera che ieri a richiamato presso le sale del palazzo della Regione a Trento, centinaia di persone. Due pullman li hanno riempiti i paesani di Serra, la gente di Vermiglio che non ha voluto mancare a questa "prima". Tra loro c'era anche la moglie Pina e il figlio Achille, che hanno voluto portare avanti l'opera di Emilio, scomparso nel 1998. E proprio il figlio ha voluto raccogliere testimonianze fotografiche e filmati riguardanti la Guerra Bianca e il percorso di pace avviato dal padre, nel dvd realizzato per la regia di Claudio Redolfi e pubblicato con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Vermiglio e dell'Azienda di Promozione turistica Val di Sole.
Il filmato si sofferma, con immagini d'epoca, sul primo conflitto mondiale, sulla storia di Vermiglio e riporta alla memoria personaggi e associazioni che hanno animato le passate edizioni della Festa della Fratellanza, a partire dall'anno 1977 quando la manifestazione fu ideata dal sergente guastatore Emilio Serra.
Ieri sera, l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza ha ricordato l'opera del recuperante di Vermiglio: "Emilio Serra ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura della Valle di Sole e del Trentino. E' riuscito a mettere insieme italiani ed austriaci nella Festa della Fratellanza e a far pregare i compagni mori dagli ex soldati dei due eserciti". E proprio la Festa va nel segno di quanto sta portando avanti l'assessorato alla cultura in vista anche del Centenario della Grande Guerra: "Il Trentino è terra, laboratorio di convivenza. Ce lo ha insegnato Emilio Serra e lo capiremo ancor più quando rivivremo quei tremendi anni di conflitto. Vermiglio ha saputo sopravvivere tre volte alla guerra: quando partirono i giovani per il fronte, lo sfollamento che portò la cittadinanza alle porte di Vienna e la guerra vera e propria di trincea, vissuta sui monti della Presena e del Tonale".
In sala erano presenti anche l'assessore alle politiche per la salute Ugo Rossi, il sindaco di Vermiglio Denis Bertolini e lo storico Lorenzo Baratter che ha aperto la serata.
Filmato a cura dell'ufficio stampa -