"ARCA, edilizia in legno di qualità", questo il titolo del pomeriggio di lavori moderato da Stefano Menapace, coordinatore tecnico di ARCA. Protagonisti esperti di livello internazionale facenti parte del Comitato scientifico che ha lavorato alla stesura del regolamento ARCA. Nelle varie relazioni tecniche si è parlato di case con struttura portante in legno affrontando il tema a tutto tondo: dal punto di vista dell'efficienza energetica, della sostenibilità ambientale, della resistenza al fuoco e della sicurezza in caso di terremoti.
"La propria stanza, dentro una casa in legno - ha esordito Ario Ceccotti, del CNR-Ivalsa – è il posto migliore dove stare in caso di terremoto. Sia costruita con pannelli X-Lam, a telaio o con sistemi misti, una casa con struttura portante in legno offre performance antisismiche senza eguali. Il legno pesa un quinto del cemento armato e resiste meglio alle sollecitazioni meccaniche. Il suo rapporto tra resistenza specifica e peso specifico è pari a quello dell'acciaio". In questo ARCA si porta in dote l'eccellenza Sofie, l'edificio a sette piani che, primo al mondo, ha superato indenne un sima pari a 7,2 gradi della scala Richter (piattaforma di Miki, Giappone, ottobre 2007). Una casa ARCA è fatta per rimanere fruibile anche dopo un terremoto di intensità pari al massimo grado prevedibile per la zona in cui è costruita.
A Paolo Baggio, docente alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Trento, il compito di approfondire il tema dell'efficienza energetica degli edifici in legno. "Il potenziale di risparmio energetico del settore edilizio è immenso, probabilmente il maggiore in assoluto – ha sottolineato– eppure non è ancora sfruttato in maniera ottimale. Il settore delle costruzioni è tradizionalista e conservatore, e l'innovazione procede con passo lento. Il consumo medio di energia per il riscaldamento degli edifici in Europa si aggira intorno a 150-160 kWh/mq. Eppure non è difficile progettare e costruire un edificio che richieda 40-60 kWh/mq l'anno per il riscaldamento, ed i costi addizionali sono facilmente recuperabili in poco tempo con i risparmi sui costi di esercizio. Il problema è che chi costruisce le case quasi mai è lo stesso soggetto che poi va ad abitarle. I costruttori tendono perciò a comprimere i costi di realizzazione di un edificio scaricando i maggiori oneri di gestione sull'acquirente".
Con Maurizio Piazza e Antonio Frattari, entrambi docenti presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Trento, si sono affrontati i temi della sicurezza e resistenza al fuoco degli edifici in legno e della loro sostenibilità. Qualche dato? Ogni metro cubo di cemento sostituito da un metro cubo di legno significa quasi una tonnellata in meno di anidride carbonica immessa in atmosfera. Costruire un edificio di tre piani in legno equivale quindi a togliere dalle strade 60 autovetture, in termini di emissioni di CO2. Ed una casa certificata ARCA rispetta l'ambiente fin dalla progettazione e dalla costruzione, grazie all'utilizzo di materiali eco sostenibili ed a specifiche attenzioni, quali l'utilizzo di materiali a basso contenuto di sostanze irritanti (es. vernici, adesivi e sigillanti). Per quanto riguarda infine la resistenza al fuoco, una casa ARCA è almeno R60: significa che la struttura resiste al fuoco per almeno un'ora, permettendo l'evacuazione degli occupanti e la possibilità di un pronto intervento per salvare l'edificio.
Servizi fotografico e video a cura dell'Ufficio stampa.
Interviste audio a Stefano Menapace, Ario Ceccotti e Paolo Baggio allegate al comunicato stampa e scaricabili dal sito www.provincia.tn.it o www.trentinosviluppo.it. -