“Il territorio è un luogo che ama la memoria, le relazioni, i progetti; è un luogo che va “camminato” per poterlo vivere e comprendere e la camminata è una dimensione di scoperta e di conoscenza. Ed è in questa connotazione di luogo che abita e si interroga la scuola ed è così che possiamo intendere il territorio come una scuola aperta, di vita, che va armonizzata e concretizzata all’interno di percorsi”. Servono co-progettazione, collaborazione e cooperazione sono gli ingredienti fondamentali per mettere in relazione scuola e territorio. Nel territorio si apprende mentre a scuola successivamente si sistematizza l’apprendimento: in questo modo si continua a coltivare il territorio come risorsa educativa e la scuola diventa luogo di sapere che può essere condiviso con il territorio.
Così oggi Piergiuseppe Ellerani Professore di Pedagogia generale e sociale, ha aperto l’incontro a EDUCA promosso da Iprase, Fondazione Franco De Marchi e Consolida, moderato da Sara Decarli giornalista di Vita e introdotto dal Presidente della Fondazione Franco De Marchi Piergiorgio Reggio con le testimonianze video di Tiziana De Rossi dirigente dell’istituto Martini di Mezzolombardo e il racconto delle cooperative sociali trentine di Lorenzo Spettoli. La riformulazione di spazi e tempi in seguito all’emergenza sanitaria e al lockdown, per Michele Marmo esperto nella formazione dei formatori, ha riguardato tutti, non solo la scuola, ma anche chi si occupa di servizi educativi. “Fondamentale, in questo delicato momento, è lavorare su due metacompetenze: quella di ri-apprendere a lavorare insieme rafforzando un concetto di democrazia partecipata; e quella di rovesciare il processo di apprendimento partendo dall’esperienza e dalla sua rielaborazione. L’esperienza della pandemia ci ha indicato la direzione ma non dovremmo parlare di “ripresa” bensì di “ricominciare”.
Angelo Lucio Rossi, dirigente scolastico a Milano a partire dalla sua esperienza personale ha sottolineato come la vera emergenza educativa non riguardi bambini e ragazzi ma gli adulti. “È fondamentale, in questo momento, mettere in opera il principio di sussidiarietà: dobbiamo riprenderci una responsabilità in azione. Un patto educativo territoriale è sempre generativo perché l’educazione riguarda tutti e il suo vero senso sta nel restituire alla comunità, alle associazioni e agli enti il loro ruolo. La scuola è del territorio e della comunità.”
E ancora il professor Piergiuseppe Ellerani: “Il cuore del cambiamento è la rigenerazione dell’umano. Abbiamo maturato una nuova cultura e questa nuova cultura ci deve aiutare a cambiare strada. Fondamentale, se vogliamo formare delle competenze è immaginare che siano in azione. Le competenze non dovrebbero diventare il fine dell’attività educativa didattica.” Ellerani ha concluso con le tre parole chiave che definiscono un ecosistema: interdipendenza, co-progettazione e diversità; tre elementi che appartengono al territorio. “Abbiamo la possibilità oggi, intenzionalmente, di mutuarli affinché il territorio diventi un ecosistema per l’apprendimento interdipendente non solo dei ragazzi ma anche degli adulti.”
Tutti i dettagli e il programma completo sui siti www.educaonline.it e www.educaimmagine.it.
Il programma di domenica 22
11.00 – 12.00 IL NOSTRO CONCERTO, proiezione film e laboratorio a cura di Lanterne Magiche
14.30 – 15.30 LEZIONI SOSPESE: COSA CI HA INSEGNATO LA PANDEMIA? Con Paolo Costa e Ilaria Gaspari
16.00 – 17.00 TIKTOK: CHI È? Con Elisa Maino, Sonia Montegiove, Alice Valeria Olivieri | Modera Alberto Brodesco
17.30 – 18.30 TROPPA FAMIGLIA FA MALE? Con Laura Pigozzi, Paola Venuti
20.30 – 21.45 MOLECOLE, proiezione film e, a seguire, dialogo con Andrea Segre e Enrico Magrelli
I promotori
Il festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento, l’Università degli studi di Trento e il Comune di Rovereto, organizzato da Consolida con il supporto scientifico di Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Demarchi e Iprase e il sostegno di Federazione trentina della Cooperazione e delle Casse Rurali Trentine. La rassegna Educa Immagine organizzata dal consorzio Consolida con i partner del festival, vanta la direzione artistica di Trentino Film Commission e il sostengo del piano Cinema per la scuola del MIUR e MiBACT e il contributo di Cassa Rurale di Rovereto.