
La lieve crescita del PIL locale è la risultanza della ripresa del manifatturiero e della tenuta della domanda esterna, nonché dell'apporto positivo dei consumi interni, dovuta, in particolar modo, alla crescita dei consumi finali delle famiglie residenti, favorita dalla discesa dell'inflazione, che ha permesso il recupero del potere di acquisto delle famiglie.
Sul fronte della domanda estera, il commercio internazionale, grazie alla favorevole dinamica dei prezzi, conferma il proprio contributo alla crescita economica (+1,7%), pur ridimensionandone il proprio apporto. Positivo anche il contributo della domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni d'Italia (+0,7%). Sul fronte della domanda interna, le importazioni dall'estero si sono incrementate del 3,1%, per effetto sia di un miglioramento nei livelli della produzione che dei prezzi favorevoli dei beni importati, soprattutto per quel che concerne i prezzi dei beni energetici. Gli acquisti interregionali sono tornati positivi (+0,7%), seppur con una dinamica meno vivace. Sul fronte della domanda pubblica, le politiche volte al risanamento della finanza hanno comportato anche in Trentino un progressivo calo delle risorse disponibili. I dati, elaborati in anticipo rispetto a quelli diffuse dall'Istat, costituiscono un'analisi preliminare delle serie ufficiali di contabilità territoriale. Gli aggregati presi in considerazione sono: il Prodotto Interno Lordo (PIL), il valore aggiunto, i consumi finali interni, gli investimenti e l'interscambio commerciale.
I dati e gli approfondimenti sono disponibili sul sito dell'Ispat all'indirizzo www.statistica.provincia.tn.it -