
Gigi ha vinto tanto con l'Aprilia e ora sta facendo vincere la Ducati. Il suo arrivo non è stato semplice, come spiega lui stesso, perchè Stoner era andato via, il “matrimonio all'italiana” con Valentino Rossi non aveva dato i risultati sperati e il team era in difficoltà non solo a livello tecnico ma anche umano e organizzativo. E lui era considerato quasi un “nemico”, proveniente dal brand italiano concorrente. Sono stati tempi impegnativi, passati e conoscere le persone e le loro qualità, per guardgnarsi la stima e poter far passare la sue idee: informazioni che viaggiano più velocemente tra la pista – dove nascono i problemi – e la casa, che deve trovare le soluzioni. Il feeling alla fine è scattato, perchè di fronte si è trovato un gruppo di lavoro unito negli intenti e negli obiettivi e tanto calore dei fans della Desmosedici.
Pirro e Dell'Igna hanno messo cuore e passione in azienda per riportarla grande e ora la moto non ha nulla da invidiare alle atre. Ducati è grande anche nella ricerca degli sponsor e al suo fianco ha Unipol. Per Alberto Federici, direttore corporate communication e media relations del gruppo Unipol, è stata la migliore sponsorizzazione del gruppo, l'unione di due eccellenze italiane. Il “fidanzamento sportivo” è di due anni fa e sta già dando risultati importanti.
L'obiettivo è tornare a vincere già nel prossimo appuntamento in Giappone, impendendo a Marquez di portare a casa il titolo mondiale. Ma occorre pensare in grande e puntare al prossimo anno, grazie anche al nuovo innesto di Danilo Petrucci, che sostituirà Lorenzo passato alla Honda. In alcune fasi di guida, spiega Gigi dell'Igna, la Ducati è particolarmente forte, in altre è indietro rispetto agli altri ed è lì che si deve migliorare, mantenendo il vantaggio in staccata e accelerazione.
Alla Ducati si sogna in grande perchè la Ducati non è solo una moto, è molto di più: è emozione, passione, è una fede che supera i confini nazionali, è il potentissimo rombo del motore desmodromico.