Colonna sonora: I titoli di coda del film sono accompagnati dal brano "Così sbagliato", il pezzo che ha segnato il ritorno sulla scena musicale della band milanese "Le Vibrazioni", che vede la collaborazione di Skin. Il progetto del videoclip, nasce dall'amicizia tra Francesco Sarcina, frontman de "Le Vibrazioni", e i produttori del film, che hanno apprezzato in particolare la versione del brano cantata insieme a Skin e l'affinità fra il pezzo musicale e i temi affrontati nel film, la tormentata nostalgia di chi vive lontano da casa e la difficoltà di vivere senza radici.
Sinossi: Amici per la pelle, Antonio e Agostino crescono insieme in un piccolo paesino siciliano incastrato tra le montagne, sognando una vita diversa, altrove. Oggi trentenni, entrambi vivono all'estero, ma non si vedono né si sentono da anni. Quando Antonio scopre che la sua casa natia, abbandonata da molto tempo, sta per essere venduta all'asta, decide di partire per incontrare Agostino, il suo amico d'infanzia, con l'intento di coinvolgerlo per non farsi portare via quella casa alla quale sono entrambi legati. Le loro vite, però, sono cambiate profondamente. Vecchi conflitti e nuove rivelazioni li accompagnano attraverso l'Europa in un viaggio sulle ruote di un tir, alla riscoperta dei ricordi, dei segreti, dei propri sogni. Una storia di amicizia intima e universale di due trentenni che dopo tanto viaggiare decidono di affrontare il passato dal quale sono fuggiti per ritornare alle proprie origini, verso un approdo inaspettato.
Alcune note di regia: "Drive me Home" è una semplice storia di amicizia al maschile. Attraverso un viaggio ho cercato di raccontare il sentimento di molti ragazzi che hanno scelto di vivere all’estero ma che vorrebbero tornare. Drive me Home vuole dunque far riflettere sul mondo contemporaneo, sul significato della parola “casa”, sul valore di un ritorno, su quello che può sembrare l’ancora di salvezza per il futuro: “la terra”. Un film a suo modo militante di recupero delle origini, della terra e dell'identità non solo individuale ma anche collettiva", spiega il regista, Simone Catania.
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