
Come è noto eventuali comportamenti aggressivi dell’orso in caso di incontri ravvicinati possono verificarsi in concomitanza di determinati fattori predisponenti, tra i quali la presenza di cuccioli accompagnati dalla madre è il più comune. Questo non significa, ovviamente, che ogni femmina ed ogni incontro scatenino reazioni aggressive; al contrario la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana. Tuttavia è possibile appunto che sorprendere un’orsa con i cuccioli a breve distanza (per esempio perché ci si muove velocemente, in silenzio e magari contro vento), possa provocare una reazione improvvisa e automatica di paura da parte del plantigrado, che può sfociare in aggressività volta alla difesa dei propri piccoli.
Per questo sapere in anticipo se la zona in cui si intende effettuare un’escursione è in quel periodo nota per essere frequentata da femmine con cuccioli può essere utile ad avere maggiore consapevolezza su come comportarsi. Ciò non significa che queste aree debbano essere evitate, ma piuttosto che, soprattutto in esse, è importante muoversi in modo che la nostra presenza possa essere percepita con buon anticipo dal plantigrado, facendo dunque rumore e cercando di non “spuntare all’improvviso”, soprattutto in aree dove l’animale può faticare a sentirci o fiutarci per tempo.
La Mappa annuale viene aggiornata progressivamente da inizio primavera, in base alle informazioni raccolte e verificate. Si è scelto di rappresentare le possibili aree di presenza di orse accompagnate da cucciolate, con un cerchio di 4 chilometri di diametro attorno al punto della segnalazione, considerando le normali capacità di spostamento delle stesse nel periodo primaverile e di inizio estate (aprile-giugno). Nei mesi successivi tale mobilità aumenta notevolmente, fino ad interessare lunghe distanze e dunque le localizzazioni originarie perdono progressivamente di significato.
Va da sé che le restanti aree in mappa, senza cerchi, non possono comunque dirsi con certezza prive di femmine con piccoli, perché il quadro delle segnalazioni si compone gradualmente nel tempo e non è detto comunque sia del tutto esaustivo, per i limiti intrinseci ad ogni sistema di monitoraggio.
Le mappe di distribuzione delle cucciolate non devono dunque essere considerate come uno strumento che segnala le aree in cui non sono presenti femmine di orso con piccoli (dato che non è, ad oggi, possibile definire con certezza in alcuna area del Trentino occidentale), quanto piuttosto un aiuto per acquisire maggiore consapevolezza e preparazione in relazione alla possibile presenza del plantigrado.
Sul sito Orso e grandi carnivori, infine, tre ulteriori mappe riportano tutte le segnalazioni di cucciolate relative al biennio precedente (2015-2016), suddivise secondo tre periodi stagionali: aprile-giugno, luglio-agosto, settembre-novembre. In questo modo è possibile avere un quadro chiaro e completo di tutte le aree caratterizzate da segnalazioni di femmine con piccoli nell’ultimo periodo e di come le segnalazioni evolvano, aumentando, nel corso della stagione.