Lo sviluppo di resistenza agli antibiotici da parte dei batteri rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica, per contrastare il quale l’Organizzazione mondiale della sanità ha presentato già nel 2015 un Piano d’azione globale rivolto sia all’ambito umano sia a quello veterinario. In Italia è attivo il Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020, recepito anche dalla Provincia autonoma di Trento, che indica la riduzione del consumo di antibiotici tra le principali e più efficaci misure da realizzare.
Un’analisi che ha raccolto informazioni cliniche relative a un milione di assistititi sul territorio nazionale, ha evidenziato un impiego inappropriato di antibiotici nel 30% dei casi, in particolare per affezioni virali quali influenza, raffreddore e laringotracheite acuta.
L’utilizzo di antibiotici In Italia continua ad essere superiore alla media europea, come pure la diffusione di batteri resistenti, per la quale il nostro Paese detiene un preoccupante primato. Il Trentino, considerando sia l’ambito domiciliare che ospedaliero, è la regione settentrionale col maggiore consumo di antibiotici.
«La buona pratica clinica per il contrasto alle antibiotico-resistenze»
15 gennaio 2020 dalle ore 14 alle ore 18.30
Polo universitario delle professioni sanitarie, via Briamasco 2, Trento