C’era una volta nella Repubblica di Venezia la corporazione dei “segatini”, ovvero dei lavoratori trentini del legno impegnati nel grande arsenale navale sorto nel tredicesimo secolo. Apprezzata per il talento e l’operosità, godeva di regole contrattuali particolarmente moderne, che prevedevano il diritto alla pensione, all’assistenza medica gratuita, alla vigilanza sulla zecca di Stato e alla sepoltura accanto ai notabili della città.
Un legame quasi dimenticato, che quest’anno torna a rivivere nel nuovo “1600 Dogado E” nell’occasione dei 1600 anni di Venezia.
L’iconico motoscafo in legno – ultimo nato nella Falegnameria artigianale Pesce di Marcon – monta, infatti, un power train “made in Trentino” ed è frutto della collaborazione tra la storica famiglia di maestri artigiani veneziani e l’impresa GardaSolar, fondata nel 2009 e insediata in Polo Meccatronica, l’hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto.
Cresciuta negli anni grazie anche al sostegno dei bandi per startup finanziati dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Unione Europea, l’azienda dal 2010 si è specializzata nella produzione e vendita di barche solari elettriche e sostenibili per il turismo. Pensate come passatempo per famiglie a impatto zero sull’ambiente, queste imbarcazioni colorate e personalizzabili non producono rumori, vibrazioni e gas di scarico. Ciò le rende particolarmente richieste nei lidi lacustri e nei parchi tematici italiani, inglesi e nordeuropei. «Da qualche tempo – spiega il titolare Alberto Pozzo, ingegnerie aerospaziale laureato al Politecnico di Milano – ci stiamo facendo conoscere anche in Giappone, terra che abbiamo conosciuto due anni fa durante una missione commerciale organizzata da Trentino Sviluppo. Le isole nipponiche, infatti, si sono aperte solo di recente al turismo in barca e quindi offrono un mercato potenzialmente enorme e inesplorato».
Ma le novità non finiscono qui. Negli anni, GardaSolar ha lavorato sull’economia circolare arrivando al lancio, previsto nel 2022, di un pedalò a pedalata assistita 100% riciclabile, che a fine vita non dovrà essere dismesso come rifiuto speciale ma potrà essere trasformato in arredo urbano.
GardaSolar ha sfruttato il periodo di fermo forzato della pandemia per rinsaldare la collaborazione con la Falegnameria artigianale Pesce di Venezia. Un incontro tra innovazione e tradizione all’insegna della creatività made in Italy, sia nel motore sia nello scafo che ha portato alla nascita di “1600 Dogado E”.
«Si tratta di una barca in legno di mogano con ossatura in legno di faggio, interamente realizzata a mano nei cantieri navali Pesce – continua Alberto Pozzo – su cui abbiamo montato un moderno motore elettrico a magneti permanenti e bassa tensione 48V che realizziamo internamente con una tecnologia disponibile anche per altri cantieri nautici. Una combinazione che la rende particolarmente adatta all’uso negli hotel e nelle aree marine protette che vogliano offrire un servizio esclusivo ai propri clienti. E oggi siamo pronti a commercializzare la nostra barca in tutto il mondo».
E dopo il varo a inizio estate al salone nautico di Venezia, il Dogado è stato battezzato sul campo lo scorso weekend sul Lago di Como, a Villa d’Este, in occasione della prima edizione di “Electric Yatching”, il salone dedicato alla mobilità nautica elettrica. Durante la kermesse, l’imbarcazione “powered by Trentino” ha capitanato l’omaggio sull’acqua al Tempio Voltiano, il museo scientifico di Como dedicato alla memoria dell’inventore della pila Alessandro Volta.
Immagini e interviste a cura dell’Ufficio stampa