
Le Linee guida nazionali dei disturbi dell'alimentazione puntano a un approccio multidimensionale e interdisciplinare, per gestire in modo integrato gli interventi nutrizionali, coordinati con le terapie mediche e psicologiche.
Cinque i livelli di assistenza individuati: medico di Medicina generale o pediatra di libera scelta, terapia ambulatoriale, terapia ambulatoriale intensiva, riabilitazione residenziale e ospedaliera, ricovero ospedaliero ordinario e di emergenza.
In ambito provinciale è già attiva una rete assistenziale per la presa in carico dei pazienti con questi disturbi. Nell'ambito del Servizio territoriale dell'Azienda sanitaria, è attivo fin dal 1997 il Centro disturbi del comportamento alimentare, nel quale operano due equipé multidisciplinari, una per l'area pediatrica e una per l'area adulti, che si occupano della presa in carico dei pazienti attraverso la predisposizione di un percorso diagnostico e di un progetto terapeutico.
Nei casi indicati le persone accedono alle cure in regime di ricovero ospedaliero presso la Medicina dell'Ospedale Santa Chiara, mentre per l'area infantile sono riservati posti letto presso la Pediatria del Santa Chiara. In caso invece di interventi riabilitativi residenziali a lungo o breve termine, i pazienti sono indirizzati presso una comunità riabilitativa terapeutica, in Trentino la struttura che opera in questo campo è Maso Zancanella. Alla rete assistenziale provinciale per la presa in carico dei pazienti con disturbi del comportamento alimentare si è aggiunta anche la Casa di cura Solatrix che, in virtù della consolidata vocazione nei percorsi di cura dell'area nutrizionale, dispone di un nucleo di posti letto dedicati alla riabilitazione intensiva in regime di ricovero, ordinario e diurno, in grado di soddisfare il fabbisogno provinciale e rivolto anche all'utenza extraprovinciale.