
Si parlerà in particolare di disuguaglianze di genere sul lavoro, tuttora persistenti in Europa, nonostante gli sforzi fatti per rimuoverle, che rappresentano una vera minaccia per l’economia: il costo del basso tasso di occupazione femminile era stimato infatti intorno ai 370 miliari di euro nel 2013, corrispondenti al 2,8% del PIL dell’Unione. L’aumento dell’occupazione femminile può produrre invece un impatto ampiamente positivo sull'economia e la qualità generale della vita di uomini e donne, permettendo di modificare positivamente il mercato del lavoro complessivo, di aumentare la domanda di beni e servizi, e quindi del Pil, senza dimenticare che in diversi Paesi ad un alto tasso di occupazione femminile corrisponde un alto tasso di fertilità e viceversa (come accade in Italia). Non dimentichiamo poi che le politiche di sostegno all’occupazione femminile sono indicate nel dibattito scientifico come importanti fattori di sviluppo sostenibile.
Un altro aspetto che verrà indagato è quello legato alla organizzazione dell’impresa ed alla capacità di valorizzare il proprio capitale umano. Ne parlerà un’esperta a livello internazionale, Avivah Wittemberg Cox, consulente ed autrice di importanti pubblicazioni sull’argomento.
Il convegno è organizzato dall’Autorità di gestione FSE della Provincia autonoma di Trento e dall’Agenzia del lavoro di Trento, insieme alla Rete tematica europea TN Employment ed alla Commissione europea. L'obiettivo generale è quello di stimolare un confronto sulle politiche per lo sviluppo di un’occupazione di qualità, sulle misure di sostegno alle imprese - con particolare riferimento alla valorizzazione dei talenti già presenti nella propria organizzazione - sullo scambio di buone pratiche già realizzate nei diversi Paesi.
Per partecipare è necessaria l'iscrizione.
Info: https://lares.tsm.tn.it/seminari/sc-female-unemployment-work-life-balance