Con la delibera odierna la Giunta provinciale riconosce innanzitutto che ad oggi le spese in carico alle famiglie per servizi connessi alla frequenza scolastica (trasporto, mensa, libri di testo oltre il periodo di comodato) possono essere rilevanti. Da qui alla decisione di agire sulla leva tariffaria in diretta competenza (inserita nella filiera della “domanda unica” ), che comporta annualmente un esborso da parte delle famiglie di circa 4 milioni di euro.
L'impianto- base rimane quello fissato nel 2010, con un calcolo delle tariffe basato sull'indicatore Icef.
Su questo impianto, si è ritenuto da un lato di fiscalizzare ulteriormente una quota della tariffa oggi versata dalle famiglie, prevedendo una riduzione per tutte le famiglie pari al 50 % della tariffa vigente.
Inoltre è stato deciso di introdurre una specifica forma di gratuità per quanti, abitando in Comuni collocati al di sopra dei 500 metri slm, quindi di in linea di massima caratterizzati da rete viaria di montagna, debbano ricorrere al trasporto pubblico per raggiungere i plessi scolastici di cui sono regolarmente utenti ma con sedi diverse rispetto al proprio Comune di residenza.
Si prevede inoltre la riduzione della vigente tariffa di Euro 30,00 per il trasporto mensa/palestra, che viene fissata in euro 20,00, considerando la necessità per l’utente di aderire a tale servizio in relazione e alle carenze del plesso frequentato.
"Il provvedimento - sottolinea il presidente Fugatti - comporta un minore incasso per la Provincia pari a circa 2.000.000,00 di Euro per l’anno 2019 e seguenti. Abbiamo però ritenuto giusto procedere in questo modo, anche utilizzando risorse provenienti da altre voci di bilancio, sia perché crediamo che lo studio sia un diritto fondamentale dei nostri ragazzi, sia perché pensiamo che ogni euro in più speso per sostenere le comunità che vivono in montagna, e che sono un presidio prezioso per il Trentino, sia ben speso".
Intervista al presidente Fugatti