L'assessora Ferrari ha sottolineato che l'incontro di oggi, significativo e di immediata comprensione, è avvenuto in un luogo dove si investe in ricerca e innovazione, per garantire che le speranze di guarigione dei malati, in particolare di ragazzi come quelli rappresentati nella fiction da questi giovani attori, possano avere una risposta positiva.
I giovanissimi protagonisti di Braccialetti Rossi hanno seguito con interesse il direttore Amichetti che ha illustrato i macchinari all'avanguardia utilizzati per il trattamento, le procedure di preparazione dei pazienti e i vari ambienti di cura del Centro e hanno portato la loro testimonianza di come una fiction come quella da loro interpretata abbia dato loro una consapevolezza significativa dell'esistenza della malattia e della sofferenza, ma anche dell'importanza che l'amicizia, la solidarietà e persino l'allegria possono avere nell'alleviare momenti così difficili da affrontare per tutti, in modo particolare per i bambini.
La serie tv, che in tre edizioni ha raggiunto numeri di ascolto altissimi con picchi di 7 milioni di telespettatori, parla di storie di ragazzi affetti da gravi malattie, a volte terminali. "Braccialetti Rossi" con la regia di Giacomo Campiotti è la versione italiana della serie catalana Polseres vermelles, ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa che, malato di cancro per 10 anni, è riuscito a guarire, raccontando poi la sua esperienza in un libro.
Il Centro di protonterapia di Trento
La protonterapia è un trattamento radiante di precisione che utilizza particelle pesanti – i protoni – per irradiare le cellule tumorali. Il trattamento con protoni è particolarmente indicato in situazioni cliniche difficili: in caso di lesioni in vicinanza di organi sensibili, in regioni anatomiche complesse, in caso di lesioni tumorali impegnative per forma e volume e in età pediatrica.
Il Centro è una delle unità operative dell’Ospedale di Trento e fa parte del Dipartimento oncologico. Ha iniziato l’attività clinica il 22 ottobre del 2014 e circa un anno fa è stata aperta la seconda camera di trattamento, che ha permesso l’incremento del numero dei pazienti trattabili giornalmente.
Immagini e foto a cura dell'Ufficio Stampa