Durante i vari momenti della terapia i bambini possono indossare il visore tridimensionale iniziando un «viaggio» che li trasporterà in una realtà «magica». I piccoli pazienti possono scegliere se vivere l’ambiente incantato di una stanza tridimensionale oppure accedere a un gioco tramite il joystick che diventa una bacchetta magica e colorare un drago, aprire un libro o volare. Le possibilità sono diverse e, a seconda della voglia o del livello di stanchezza, si può decidere che attività svolgere. Può sembrare un gioco, ma è molto di più, perché attraverso uno strumento come questo si può «lavorare» sulla paura e sulla motivazione che spesso viene a mancare quando esami, prelievi e trattamenti si ripetono sempre uguali a se stessi.
«I visori in 3D – ha spiegato Massimo Soffiati – applicano sostanzialmente i criteri della terapia non farmacologica del dolore e attenuano il più possibile l’ansia e il dolore del percorso di cura. Ringrazio a nome dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari l’associazione Sintini per aver donato uno strumento che potrà supportare i nostri piccoli pazienti nelle varie fasi dei trattamenti. I nostri operatori potranno così rendere ai bambini l’esperienza ospedaliera meno traumatica, più ludica, ispirandosi anche al principio dell’ospedale senza dolore, a misura di bambino e della famiglia».
Giacomo «Jack» Sintini ha vinto tanto sul campo, ma è nella vita che ha ottenuto la vittoria più importante, sconfiggendo il grave tumore che lo ha costretto a lasciare temporaneamente la pallavolo. Dopo la malattia la sua carriera è ripartita dalla Trentino Volley, dove ha saputo dare un contributo fondamentale in tante vittorie, una su tutte la sfida scudetto del 2013. Trento ha rappresentato simbolicamente la rinascita ed è anche per questo che Sintini ha voluto dare un segnale di speranza con questa donazione: «Vi ringrazio per avermi permesso di dare valore alle tante donazioni che la mia associazione riceve. Con Trento ho un rapporto particolare non solo per il passato pallavolistico, ma anche perché tante persone continuano a sostenere l’associazione con generosità. Spero con questo visore di poter alleviare la sofferenza di tanti bambini e di restituire loro un po’ di fiducia nel futuro».
Dall’associazione Sintini un visore al day hospital pediatrico
Bambini immersi nella realtà virtuale, per vivere in maniera meno traumatica il momento della terapia. Da oggi, grazie alla generosa donazione dell’associazione Giacomo Sintini, anche il day hospital pediatrico di Trento potrà utilizzare un visore 3D e applicare i concetti della realtà virtuale alla pratica clinica quotidiana. I piccoli pazienti potranno così vivere l’esperienza ospedaliera e la terapia in maniera più serena grazie ad una stimolazione mirata che permette di ridurre gli stati d’ansia. Il visore è stato donato dall’ex palleggiatore della Trentino Volley Giacomo Sintini a nome della sua associazione ed è stato consegnato oggi al day hospital pediatrico nel corso di una piccola e simbolica cerimonia negli spazi interni del Centro di Protonterapia di Trento alla presenza del direttore medico dell’ospedale Santa Chiara Mario Grattarola, del direttore dell’Unità operativa multizonale di pediatria Massimo Soffiati, della coordinatrice del day hospital Elisa Occoffer e degli operatori sanitari. La donazione è stata preceduta da una mattinata formativa sull’utilizzo del visore destinata agli operatori.