
“Il Trentino può esportare buone pratiche nel raggiungere obiettivi di democrazia e partecipazione sostenibile” ha esordito Daldoss, chiarendo poi nella sua relazione che oggi le amministrazioni non possono fare programmazioni di qualunque tipo (dalle urbanistiche alle sociali) in un contento diviso. Anche in questo, ha spiegato Daldoss, sta la motivazione dell’operazione democratica referendaria che ha portato alla razionalizzazione del numero dei comuni in Trentino. L’assessore ha quindi parlato dell’organizzazione amministrativa decentrata delle Comunità di Valle, che realizzano il principio dell’autogoverno, inteso come autonomia decisionale e non come l’avere solo risorse, ma non competenze. Un esempio è il fondo strategico, 80 milioni di euro che fanno parte di una complessa strategia condivisa con il territorio. Infine un cenno all’efficienza, alla concretezza e alle risposte dovute ai cittadini: “La politica deve avere uno sguardo più lungo, non basta che le le cose funzionino e si rispettino le regole, è la persona il valore di riferimento, quella che deve essere messa al centro, in una strada faticosa, ma utile e possibile” ha concluso Daldoss.
La Rosa Bianca è una associazione per l’educazione alla politica e alla democrazia che si ispira alla memoria dei giovani tedeschi della Weisse Rose che denunciarono la follia e le conseguenze tragiche del nazismo, pagando con la vita il loro impegno a testimoniare il loro desiderio di libertà. La scuola di formazione, rivolta a giovani e adulti, che si sta svolgendo a Terzolas dal 22 al 27 agosto ha titolo "I care. Democrazia e prossimità?" Il pomeriggio di riflessioni, introdotto da Michelangelo Ventura, oltre a Carlo Daldoss ha visto oggi la partecipazione di: Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, Felice Scalvini, assessore ai servizi sociali del comune di Brescia e Francesca Benciolini, assessora al decentramento e alla sussidiarietà del comune di Padova. I relatori hanno riportato esperienze di welfare e partecipazione, evidenziando soprattutto la necessità di creare relazioni e legami capaci di affrontare decisioni comuni e costruire una società più equa.