Il regolamento urbanistico ed edilizio, di recente approvazione, ha tra i suoi principi il “risparmio” virtuoso del territorio dalla pressione edilizia e, al contempo, il riuso, altrettanto virtuoso, degli immobili dei centri storici. A questo principio ha fatto riferimento stamattina a Brez l’assessore provinciale all’urbanistica e all’edilizia abitativa, Carlo Daldoss, nel corso della cerimonia di consegna dei sei alloggi a canone sociale.
“I tempi del soggetto unico sul territorio - ha esordito l’assessore - sono superati e tutti i soggetti pubblici devono collaborare per realizzare progetti ed offrire i servizi migliori alla comunità. Anche il settore dell’edilizia pubblica non si sottrae e questa nuova regola e quindi Provincia autonoma, Comuni ed Itea devono sviluppare nuove forme di collaborazione e sinergia per far fronte alla richiesta di alloggi pubblici. A. Brez siamo riusciti a realizzare tale collaborazione”.
L’assessore Daldoss ha sottolineato come il recupero di un vecchio edificio del centro storico di Brez, Comune dell’Alta val di Non, rappresenti il modello a cui fare riferimento: struttura di proprietà comunale, ristrutturata grazie ai fondi provinciali e data in gestione ad Itea. “Il recupero dei centri storici - ha spiegato Daldoss - consente di riappropriarsi di porzioni importanti dei centri storici dei nostri paesi. Da oggi sei nuove famiglie, bisognose di un alloggio, animeranno il centro di Brez. Altrettanto importante è la scelta urbanistica di non edificare nuovi immobili, evitando così di consumare ulteriormente il territorio, andando a recuperare case ed edifici disabitati da tempo”.
Il presidente di Itea, Salvatore Ghirardini, ha posto l’accento sia sulla collaborazione del Comune di Brez, sia sull’utilizzo dell’immobile: “Oltre alle sei famiglie, l’edificio ospiterà anche il servizio di tagesmutter a gestione comunale e questo favorirà ancor più l’integrazione tra le nuove famiglie e la comunità locale”.
Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco del Comune di Brez, Remo Menghini, e il presidente della Comunità della Val di Non, Silvano Dominici.