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“Con la nuova legge urbanistica – ha detto Daldoss – abbiamo posto il valore del paesaggio e della sua qualità come elementi centrali delle politiche di governo del territorio. Siamo convinti, infatti, che vivere in un contesto armonioso e ben tenuto, oltre a migliorare la vivibilità di chi ci abita, serva anche a rendere maggiormente attrattivo il territorio, sia per le imprese che per i turisti che faticherebbero, in caso contrario, ad avvicinarsi. Per anni – ha aggiunto l’assessore all'urbanistica – si è pensato al suolo come a qualcosa da sfruttare e da espandere all'infinito. Oggi, diversamente, siamo consapevoli che il territorio sia un valore assoluto a cui tutti debbono concorrere. Si tratta di un processo culturale, che ci deve portare ad interpretarlo in maniera nuova, ragionando sull'impatto che le scelte di pianificazione hanno sull'intera comunità. La grande sfida dei prossimi anni – ha concluso Daldoss – sarà quella di pensare al rapporto fra le città e le valli non in contrapposizione, ma come un’insieme, dove si compensano esigenze diverse”.