Rivolgendosi al centinaio di tecnici delle commissioni paesaggistiche delle Comunità di valle e delle città di Trento e Rovereto, l'assessore ha ribadito il ruolo centrale del paesaggio, da intendere come valore trasversale, e la volontà di creare in Trentino un sistema virtuoso, che consenta a professionisti e cittadini di contribuire in prima persona a consolidare le buone pratiche presenti sul territorio.
"Quando interveniamo sul paesaggio dobbiamo avere maggiore attenzione anche ad aspetti di natura generale i quali hanno ricadute dirette sulla comunità e che abbisognano di maggiore attenzione". Da qui, secondo Daldoss, la volontà dell'attuale esecutivo provinciale di coinvolgere nelle decisioni anche professionisti e persone. "Il paesaggio - ha continuato Daldoss - è un valore trasversale, a cui tutti siamo chiamati a contribuire. Noi, come istituzioni, e voi, come attori locali, abbiamo il compito di declinare e far capire ai cittadini il valore del paesaggio, evitando imposizioni dall'alto, così da cogliere l'opportunità di una crescita complessiva".
Secondo Daldoss, le commissioni paesaggistiche delle Comunità hanno quindi l'onore ma anche l'onere di interpretare al meglio questo ruolo: "La condivisione delle decisioni offre al Trentino l'opportunità di mettere a fattor comune aspetti e buone pratiche, così da cogliere gli elementi distintivi del paesaggio, sfumando posizioni che magari rientrano nelle scelte personali. La semplificazione e la valutazione - ha continuato Daldoss, rivolto ai membri delle commissioni paesaggistiche - sono figlie di un grado di discrezionalità che deve trovare un punto di equilibrio con la coerenza di tipo paesaggistico e urbanistico". In altre parole, a detta di Daldoss, deve affermarsi la capacità di valutazione nella consapevolezza che le scelte paesaggistiche hanno una ricaduta generale.
Per questa ragione, seminari di approfondimento e confronto - come quello organizzato oggi da Tsm - sono momenti importanti di crescita. "A voi tecnici - ha concluso Daldoss - chiedo un approccio nuovo verso il progettista, il committente e la pubblica amministrazione, ovvero di assumere il ruolo di accompagnatori, così da migliorare la proposta e trasmettere il senso di riavvicinamento delle istituzioni, da voi rappresentate, al cittadino".