
Tanti amministratori delle Asuc del Trentino, in tutto sono ben 500, si sono dati appuntamento a Madonna di Campiglio. Oggi infatti, nella piana di Nambino le 109 Asuc del Trentino, ma il numero è destinato ad aumentare entro la fine dell’anno di un paio di unità, si sono ritrovate per la loro ottava festa. L'appuntamento è stato organizzato nel trentesimo di fondazione dell'associazione provinciale che ė nata nel 1987. È stata l’occasione per fare il punto su un’esperienza peculiare e importante in Trentino che rimanda a temi come il bene collettivo, il rispetto delle regole, la presa in carico del patrimonio della comunità.
“Oggi siamo qui - ha aggiunto l'assessore Daldoss - per confermare la nostra vicinanza e il nostro sostegno a questo mondo che è così importante perché custodisce un patrimonio che abbiamo ricevuto da chi ci ha preceduto e che dobbiamo valorizzare e lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi”.
Le Asuc con 75.000 ettari di boschi, pascoli, malghe gestiscono circa il 60% del territorio provinciale. “ Sia con la Provincia che con il Consorzio dei Comuni che con le amministrazioni locali - sottolinea il presidente dell’associazione Roberto Giovannini - abbiamo ottimi rapporti di collaborazione e vogliamo continuare su questa strada. Supporto informatico e maggiori servizi agli associati sono tra i nostri obiettivi per il futuro”. Don Romeo Zuin ha celebrato la Messa, alla quale sono seguiti gli interventi delle autorità e il pranzo.
“Le Asuc - ha concluso Daldoss - hanno riacquistato centralità perché è cambiata anche la geografia istituzionale del Trentino. Hanno contribuito a preservare il senso di appartenenza delle comunità in questa fase amministrativa. Nell’assestamento di bilancio e stata approvata una norma sulla valorizzazione della montagna che vuole rivolgersi proprio alle Asuc e ai Comuni per interventi che consentano alle persone di continuare a vivere nelle valli e sul territorio, sfruttando le opportunità di un’economia sostenibile. Oggi le Asuc devono interpretare i bisogni della popolazione in collaborazione con i Comuni”.