Venerdì, 10 Giugno 2016 - 13:12 Comunicato 1302

Alte le potenzialità di interscambio con la Federazione Russa, nonostante le sanzioni. Settore di punta per l'export trentino la meccanica, bene anche vino e moda
Dal Trentino alla Russia. Al via il "Progetto integrato di mercato" per favorire export e internazionalizzazione

Il mercato russo suscita grande interesse per le imprese trentine. Il legame tra la Federazione Russa e l'Italia è forte, considerato che il nostro Paese è il settimo cliente della Russia a livello mondiale ed il sesto fornitore, secondo i dati di inizio 2016. Nonostante il calo dell'interscambio conseguente all'applicazione delle sanzioni e delle controsanzioni, le potenzialità restano alte. Attualmente il Trentino ha un volume di export verso la Russia di 40 milioni di euro, cifra che le aziende vorrebbero veder tornare a crescere. Un desiderio che ha stimolato l'ideazione di un Progetto integrato di mercato per l'affiancamento delle imprese trentine interessate a questo mercato. Il percorso strategico di internazionalizzazione, al quale si può aderire fino alla fine di luglio, è stato presentato al Polo Tecnologico di Rovereto, nel corso dell'incontro “Nuove opportunità per il Trentino in Russia”, promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con la Camera di commercio italo-russa, con il supporto del Servizio attività internazionali della Provincia autonoma di Trento, della Camera di Commercio di Trento e di Trentino Export. Grande l'interesse delle imprese locali con oltre 40 realtà presenti.

Il mercato russo suscita grande interesse per le imprese trentine. Il legame tra la Federazione Russa e l'Italia è forte, considerato che il nostro Paese è il settimo cliente della Russia a livello mondiale ed il sesto fornitore, secondo i dati di inizio 2016. Nonostante il calo dell'interscambio conseguente all'applicazione delle sanzioni e delle controsanzioni, le potenzialità restano alte. Attualmente il Trentino ha un volume di export verso la Russia di 40 milioni di euro, cifra che le aziende vorrebbero veder tornare a crescere. Un desiderio che ha stimolato l'ideazione di un Progetto integrato di mercato per l'affiancamento delle imprese trentine interessate a questo mercato. Il percorso strategico di internazionalizzazione, al quale si può aderire fino alla fine di luglio, è stato presentato al Polo Tecnologico di Rovereto, nel corso dell'incontro “Nuove opportunità per il Trentino in Russia”, promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con la Camera di commercio italo-russa, con il supporto del Servizio attività internazionali della Provincia autonoma di Trento, della Camera di Commercio di Trento e di Trentino Export. Grande l'interesse delle imprese locali con oltre 40 realtà presenti.
Meccanica, prodotti agroalimentari, abbigliamento, ma anche tecnologie e competenze in grado di rendere l'industria russa più moderna e competitiva. Questi i settori strategici su cui puntare per incrementare l'interscambio commerciale con la Russia.
Un ambito di grande interesse anche per il Trentino che ha deciso di cogliere questa sfida mettendo in campo un approccio di sistema per valutare le reali opportunità delle aziende del territorio e supportare il loro ingresso o rafforzamento in questo mercato.
Da qui prende spunto il PIM, Progetto Integrato di Mercato, il percorso strategico di internazionalizzazione rivolto alle imprese trentine lanciato da Trentino Sviluppo in occasione della “presentazione Paese” dedicata alla Russia, alla quale hanno preso parte una quarantina di aziende trentine.
L’iniziativa è stata illustrata da Mauro Casotto, della Direzione Operativa di Trentino Sviluppo. “Questo percorso - ha sottolineato Casotto - nasce per rispondere ad una forte esigenza espressa dalle stesse aziende. Prevede l'organizzazione di una missione e specifiche azioni di promozione commerciale, preceduto da un percorso rivolto alle imprese, con azioni di formazione, analisi delle potenzialità dei propri prodotti di offerta, avvicinamento al mercato russo e poi da una assistenza per il follow up aziendale post-missione”.
Per aderire al percorso c’è tempo fino al prossimo 31 luglio. Bando e modulistica sono scaricabili dal sito trentinosviluppo.it nella sezione “Bandi e appalti”.
La mattinata si è sviluppata attraverso diverse relazioni che hanno approfondito il contesto geopolitico ed economico della Federazione russa, con particolare riferimento al sistema di sanzioni che, unito al calo del prezzo del petrolio e alla svalutazione del Rublo, ha impattato in modo significativo sul volume dell'interscambio bilaterale. Le limitazioni attualmente in essere nascono dal travagliato percorso di negoziazione tra Europa e Russia, illustrato dalla direttrice dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Luisa Chiodi. “Dobbiamo essere consapevoli che le sanzioni non sono fatte per restare per sempre. Il Paese – ha evidenziato Raffaele Farella, dirigente del Servizio Attività internazionali della Provincia autonoma di Trento – mantiene una sua solidità macroeconomica ed ha avviato un massiccio programma per la sostituzione delle importazioni a favore dello sviluppo tecnologico dell'industria nazionale in diversi settori. Un programma che contempla forti facilitazioni per investimenti esteri e per l’avvio di partnership tecnologiche e produttive e che apre nuove interessanti opportunità per le aziende italiane e trentine che fanno del know how, della qualità e della flessibilità organizzativa i loro punti di forza”.
“Il settore di maggiore potenziale per quanto riguarda l'export trentino verso la Russia – ha spiegato Leonora Barbiani, segretario generale della Camera di Commercio Italo-Russa - è quello della meccanica, in linea con il resto del Paese, ma sono emersi come incoraggianti anche i dati relativi al settore agroalimentare, tra cui spicca un +3,6% delle esportazioni di vino, ambito in cui senza dubbio il Trentino può dire la sua. Questo Paese – ha poi concluso - è in cerca di competenze, tecnologie e know how per far fare al suo sistema industriale un salto in avanti”.
L'incontro è proseguito con la relazione di Luisella Lovecchio, Partner&Senior Consultant di ICT&Partners, dedicato agli aspetti più pratici dell'avvio di attività di export in Russia, con particolare riferimento alle novità per la certificazione dei prodotti, e di Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export, che ha illustrato i servizi offerti alle imprese che puntano al mercato russo, con la presenza da gennaio di un ufficio commerciale in loco e la possibilità di avere a disposizione un magazzino e uno showroom.
La prima sessione della mattinata è stata chiusa dalla testimonianza di Michele Trentini, Head of International Business Development di GPI Spa, azienda informatica di Trento nata nel 1988 con interessanti prospettive di crescita e presente in Russia dal 2013 nei settori della logistica del farmaco e delle Information technologies applicate alla sanità.
L'incontro è proseguito con una tavola rotonda durante la quale le aziende presenti hanno potuto porre domande specifiche ai diversi relatori, relative ai prodotti specifici e alle strategie di settore e di mercato per l'avvio di relazioni commerciali con il gigante russo. (f.r.)

Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa



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