La gestione multidisciplinare di questi malati (nel contesto di uno specifico PDTA-Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) rappresenta un modello assistenziale efficace per accompagnarli dalla diagnosi fino alla fase delle terapie palliative. La presenza al fianco dei sanitari dell’Associazione dei pazienti (AISLA) è già una realtà e il prossimo arrivo in Trentino di Fondazione Serena, con l’attivazione del Centro NEMO per la cura delle malattie neuromuscolari, consentirà di allinearsi anche ai modelli internazionali più evoluti.
Il convegno sarà occasione per approfondire, con l’aiuto dei massimi esperti italiani, i meccanismi che stanno alla base della malattia e le strade intraprese dalla ricerca per una terapia efficace della SLA e delle malattie neurodegenerative in generale.
La presenza di ricercatori FBK, CIBIO e CIMeC dell’Università di Trento consentirà di affrontare anche questi aspetti e rappresenta l’occasione per rafforzare le collaborazioni che saranno decisive nella strutturazione del percorso per la nuova Scuola di medicina dell’Università di Trento.
La due giorni di Povo potrà dare un contributo anche alla creazione di un futuro Polo delle Neuroscienze del Trentino, offrendo una prima occasione per allineare assistenza, ricerca e formazione in ambito neurologico.