Dal confronto, che ha coinvolto tutti i principali soggetti interessati, dai rappresentanti dei parchi alle categorie economiche, dagli amministratori locali alle associazioni per la protezione della natura, è emersa l'esigenza di trovare modalità nuove per giungere all'attivazione delle reti di riserva anche al fine di renderle entità immediatamente riconoscibili.
Tutto ciò anche in coerenza con quanto dice il Piano urbanistico provinciale che fa leva sull'identità del territorio. In particolare è emerso come la Rete delle Riserve rappresenti uno strumento per gestire le zone tutelate del territorio provinciale attraverso un approccio partecipato che si pone l'obiettivo finale di far crescere la consapevolezza del valore che il patrimonio naturale e le aree protette assumono per il Trentino. (fs) -
Nei giorni scorsi la riunione del coordinamento e della cabina di regia delle aree protette
DOPO LA RETE, ORA LE AREE PROTETTE PUNTANO ALLA QUALITÀ
Si sono svolte nei giorni scorsi le riunioni del coordinamento delle aree protette e della relativa cabina di regia. Il settore, una parte importante del territorio provinciale, sta vivendo un particolare momento di riorganizzazione e di rilancio. Tutto ciò in linea con quanto si sta muovendo a livello europeo. All'ordine del giorno l'analisi del progetto Turismo - Natura, che sta prendendo corpo in collaborazione con Trentino Marketing e che punta alla qualità delle aree protette in generale e dei parchi naturali in particolare. Un progetto qualità che si traduce anche nella sperimentazione di un metodo di lavoro perfettamente inserito nella carta europea del turismo sostenibile. Sono state inoltre discusse le nuove Linee guida per la costituzione delle reti di riserve, nuovo strumento introdotto con la legge provinciale 11/2007, per responsabilizzare direttamente i territori rispetto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico trentino.-