Giovedì, 02 Luglio 2015 - 02:00 Comunicato 1690

A Torre Vanga la seconda tappa dell'iniziativa "Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné"
DOMANI L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA SUL SANTUARIO PINETANO

Dipinti, oreficerie, paramenti, documenti d'archivio, ma anche santini, fotografie e cartoline per raccontare tre secoli di arte e devozione nella chiesa di Sant'Anna a Montagnaga, sede del principale santuario mariano della Diocesi di Trento. È questo l'obiettivo della mostra a tema "Il santuario", che sarà inaugurata domani, venerdì 3 luglio, alle ore 18.00 presso la sede di Torre Vanga a cura della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. La proposta si inserisce nell'ambito della doppia iniziativa espositiva "Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné", organizzata in collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino.-

Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné
Due sedi e due tappe per un'iniziativa espositiva nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento e il Museo Diocesano Tridentino.
"Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné" intende valorizzare la storia e il patrimonio di fede e di cultura della chiesa di Sant'Anna a Montagnaga, sede del principale santuario mariano della Diocesi di Trento: una vicenda sedimentata emblematicamente nel più corposo nucleo di ex voto del Trentino, restituiti alla fruizione pubblica dopo la vasta campagna di restauro a cura della Soprintendenza per i beni culturali che ne ha ripristinato la migliore leggibilità. Il percorso ha preso l'avvio lo scorso 24 aprile presso la sede del Museo Diocesano Tridentino con l'inaugurazione della sezione espositiva dedicata agli ex voto, a cura di Domenica Primerano, Domizio Cattoi e Lorenza Liandru. Domani, venerdì 3 luglio, presso la sede di Torre Vanga (piazza della Portèla 1, Trento) verrà aperta la sezione incentrata sul santuario e sulla sua tradizione devota, realizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali con la cura di Katia Malatesta e il progetto espositivo di Michelangelo Lupo. Al termine dell'esposizione, le tavolette votive saranno infine ricollocate nella loro originaria ubicazione presso il complesso della Madonna di Piné.
I contenuti dell'iniziativa sono approfonditi in un volume a cura della Soprintendenza, in collegamento con la guida didattica sugli ex voto già predisposta dal Museo.
"Il santuario" (Torre Vanga, 4 luglio – 27 settembre 2015)
Dalle "mirabili apparizioni" del 1729-1730 ai pullman, ai gruppi organizzati, al nuovo turismo religioso con i suoi riti e le sue stagioni. Nel raccontare (quasi) tre secoli di arte e fede a Montagnaga, l'esposizione di Torre Vanga dà conto di nuove ricerche mirate ad approfondire sotto diversi aspetti e con contributi interdisciplinari la vicenda del santuario e del culto della Madonna di Caravaggio sull'altopiano di Piné.
Chiamando a raccolta le specifiche e complementari prospettive dello storico, del sociologo delle religioni, dell'architetto, dell'archivista, dello storico dell'arte, il progetto restituisce le diverse declinazioni ed espressioni materiali del culto mariano ‘importato' a Montagnaga dalla lombarda Caravaggio. L'attenta ricognizione documentaria, con il prezioso supporto offerto dall'Archivio Diocesano Tridentino, ha permesso inoltre di confermare o puntualizzare attribuzioni e cronologie; molte anche le novità e le ipotesi che consentono di precisare la genesi e la scansione temporale degli interventi architettonici e dei beni storico-artistici del santuario.
Accanto ad opere in prestito dalla Biblioteca comunale di Trento e dal Comune di Baselga di Piné, la mostra presenta numerosi scatti selezionati dai fondi dell'Archivio Fotografico Storico provinciale, straordinaria risorsa che anche in questa occasione ha fornito materiali importanti sia come ‘documenti' che come autonome espressioni culturali. Ma sono soprattutto i manufatti generosamente concessi in prestito dalla Parrocchia di Sant'Anna in Montagnaga a disegnare un itinerario di approfondimento e di scoperta che si arricchisce di ‘tesori' normalmente in deposito – prima fra tutti la preziosa corona realizzata nel 1894 per l'immagine taumaturgica della Madonna di Caravaggio – e propone inedite visioni ravvicinate di alcuni significativi arredi della chiesa, per l'occasione oggetto di interventi conservativi nel Laboratorio di restauro storico-artistico della Soprintendenza.
Le origini del culto
A partire dalla fine del terzo decennio del XVIII secolo, il racconto delle cinque apparizioni della Madonna a Domenica Targa trasformò una modesta cappella alpestre in un importante santuario mariano destinato a progressivi ampliamenti. Tra i promotori del culto si era distinto Giacomo Moser, che fin dal 1727, al rientro da Caravaggio, aveva fatto eseguire a Trento una copia della venerata immagine conservata nel santuario bergamasco; nel 1729, dopo le prime visioni della Targa, egli ne commissionò una seconda versione più grande, dipinta dalla pittrice Elena Marchetti Zambaiti per l'antica chiesetta di Sant'Anna. In mostra queste vicende saranno presentate attraverso il quadro del 1727, di fronte al quale si sarebbe svolta la seconda apparizione, e una vetrina storico-documentaria che rimanda all'"inchiesta" sull'autenticità delle apparizioni subito istruita dalla Chiesa trentina. L'avallo ufficiale non sarebbe mai arrivato, ma la devozione popolare crebbe rapidamente e Montagnaga divenne meta di un crescente "concorso di popolo" da tutto il Trentino, dal Tirolo e dal Veneto.
Vicende costruttive e iconografia del santuario
L'afflusso dei fedeli che accorrevano alla chiesetta di Sant'Anna, attratti dalle notizie di molte grazie e miracoli attribuiti alla Madonna di Caravaggio, convinse la popolazione a far erigere un edificio più consono alle accresciute esigenze di culto, eretto su progetto dell'architetto trentino Antonio Brusinelli. Accanto ad una decina di importanti ex voto in cui sono riconoscibili il paesaggio pinetano e la chiesa di Sant'Anna in diversi momenti della sua storia, sarà esposta la grande pala con l'Immacolata e l'immagine del santuario realizzata nel 1737 da Nicolò Dorigati "per voto fatto dalla magnifica Comunità di Pinè alla B.V. di Caravaggio in Montagnaga" in occasione di una "mortale infezione" del bestiame. Saranno inoltre presentati alcuni disegni dell'architetto Ignazio Liberi di Trento relativi al progetto di ampliamento della chiesa realizzato nel 1877-1880 e i ritratti dei prelati coinvolti nelle solennità di fine Ottocento, culminanti nella incoronazione dell'immagine della Madonna di Caravaggio dipinta dalla Marchetti Zambaiti, officiata nel 1894 per concessione papale.
Argenti e vesti liturgiche
L'espansione del santuario si tradusse anche in un ambizioso programma di acquisto e rimodernamento di argenti e vesti sacre destinati ad un'importante funzione devozionale e simbolica. La mostra consente di ammirare da vicino alcuni pezzi del sontuoso paramento liturgico in seta ricamata, confezionato nel XVIII secolo e rinnovato nell'Ottocento, utilizzato in occasione delle celebrazioni più importanti; l'elegante piviale si distingue per il riquadro figurato con l'apparizione della Madonna di Caravaggio. In aggiunta ad una teca di ex voto in argento e a suppellettili che ripropongono, nel tempo, la medesima iconografia mariana, la mostra espone le preziose oreficerie di cui il santuario si dotò nel 1894 in occasione della cerimonia dell'incoronazione: dal reliquiario donato da papa Leone XIII alla stessa corona reale destinata al dipinto del 1729, preziosa per ricchezza di materiali e per l'impegno collettivo richiesto dalla sua realizzazione.
Verso la modernità
Nuovi importanti lavori furono avviati in vista del secondo centenario delle apparizioni, occasione di grandi manifestazioni diocesane capaci di richiamare decine di migliaia di fedeli. In mostra è per la prima volta offerto alla fruizione pubblica il bozzetto inedito per la cupola del santuario, presentato nel 1929 dal pittore veneziano Duilio Corompai, che a Montagnaga firmò il grande affresco del catino absidale. Il progetto, rimasto su carta, si conserva tuttora presso la Soprintendenza per i beni culturali; i preparativi per il bicentenario, infatti, avevano coinvolto il Soprintendente Giuseppe Gerola, come documenta il relativo carteggio che oppose esigenze di tutela e volontà di riforma.
Con una scelta di fotografie, santini e cartoline provenienti da Montagnaga e dai fondi dell'Archivio Fotografico Storico della Soprintendenza, l'ultima sezione mette a fuoco, tra l'altro, il contributo dei fotografi trentini, a cominciare dal pioniere Giovanni Battista Unterveger, alla diffusione dell'immagine del santuario. A dieci anni dalla scomparsa di Flavio Faganello, il percorso si conclude idealmente con le suggestive immagini del maestro, il cui archivio, acquistato dalla Provincia autonoma di Trento, si segnala come la più capillare e personale interpretazione visiva del Trentino del secondo Novecento: un omaggio ad un autore che, tra ricerca espressiva e sensibilità antropologica, ha saputo cogliere con forza icastica l'inestricabile intreccio tra la fede antica dei pellegrini e l'irruzione della contemporaneità.
AFFIDARSI AL CIELO
Arte e devozione a Montagnaga di Piné
organizzazione: Soprintendenza per i beni culturali, Museo Diocesano Tridentino
ideazione: Laura Dal Prà, Domenica Primerano
mostra: "Il Santuario"
date: 4 luglio-27 settembre 2015
sede espositiva: Torre Vanga – Trento, Piazza della Portèla 1
condizioni di accesso: 10-18 | martedì chiuso, ingresso libero
realizzazione: Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali
assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile: Tiziano Mellarini
dirigente generale del Dipartimento cultura, turismo, promozione e sport: Sergio Bettotti
dirigente della Soprintendenza per i beni culturali: Sandro Flaim
sostituto Direttore dell'Ufficio per i beni storico-artistici: Ermanno Tabarelli de Fatis
progetto scientifico: Soprintendenza per i beni culturali
a cura di: Katia Malatesta
progetto espositivo: Michelangelo Lupo
in collaborazione con: Museo Diocesano Tridentino
albo dei prestatori:
Biblioteca comunale di Trento
Comune di Baselga di Piné
Parrocchia di Sant'Anna in Montagnaga
grazie a:
Archivio Diocesano Tridentino
Ufficio Arte Sacra e Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici
Informazioni
Soprintendenza per i beni culturali
Via S. Marco, 27 - 38122 Trento
tel. 0461 496616 | 499388
sopr.beniculturali@provincia.tn.it
Riprese a cura dell'Ufficio Stampa
Immagini e locandina in allegato -



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