![](/var/002/storage/images/media/immagini-comunicati-stampa/14491433548800-incontrovigodifassa1.jpg-image/531245-1-ita-IT/14491433548800-incontroVigodiFassa1.jpg_imagefullwide.jpg)
L'incontro di Vigo di Fassa, (sistema 7, Catinaccio e Latemar e parte del sistema 3, Pale di San Martino) si è svolto nel Museo dell'Istituto Culturale Ladino. Il presidente Antonio Pollam ha fatto gli onori di casa ricordando come i Ladini caratterizzino tutte le Dolomiti e siano "una biodiversità con una storia, una cultura e una lingua minacciata di estinzione". Anche la nuova presidente del Comun General de Fascia, Elena Testor, ha portato il saluto e ha partecipato ai tavoli di discussione. La formula adottata dalla Fondazione per questo processo partecipativo è quella di fare sedere le persone a quattro tavoli dove si discutono, con il coordinamento di un esperto, i quattro temi. Ogni mezz'ora, le persone cambiano tavolo in modo che tutti i partecipanti possano contribuire con il loro apporto di idee ai temi utili a definire la strategia complessiva. L'assessore Gilmozzi, osservando l'interesse e la grande partecipazione ha detto "E' molto positivo passare dal dire al fare: in questo tipo di incontri le persone vivono una dimensione inclusiva. Dopo il riconoscimento UNESCO delle Dolomiti avvenuto su due criteri, straordinaria bellezza e valore geologico per la storia della Terra, ci siamo trovati di fronte a due sfide, una quella di costruire una rete fra territori diversi, istituzionalmente e con quattro differenti lingue. La seconda, fatta la rete, - ha continuato l'assessore - era riuscire a definire una strategia comune con tutti i territori, trovare comuni denominatori evitando, possibilmente, gli errori. La prima sfida e' stata superata brillantemente: costituire la Fondazione e' stata la chiave vincente. Con la Fondazione ci siamo dotati di luogo di confronto per prendere decisioni che preludono a strategie comuni. Una metodologia di lavoro ormai consolidata, indirizzata a lavorare in rete, i livelli politici sono riusciti a stare insieme. L'altra sfida è la strategia che si fonda su alcuni assi, sintetizzata nei temi di cui discutiamo oggi. Siamo qui per mettere a frutto la capacità di valorizzare un bene unico. Per fare un ulteriore passo, cercheremo di coinvolgere più persone possibile e questo lavoro condizionerà positivamente, spero, il lavoro di tutti ognuno nel proprio ambito".
Il percorso partecipativo è iniziato il 20 maggio a Cimolais, Pordenone (Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, sistema 4), il 21 maggio a Lozzo di Cadore (sistema 5) poi, ancora nel sistema 5 (Sorapis, Cristallo e Alta Pusteria) alla Casa delle Regole di Cortina d'Ampezzo. Quindi a Selva di Cadore (sistema 1, Pelmo e Croda da Lago e Civetta, sistema 3) nel Museo Civico ‘Vittorino Cazzetta'. Il prossimo appuntamento è a Badia, Ciasa Runcher l'8 giungo (parte sistema 5, Fanes Senes e sistema 6, Puez Odle. Quindi il 10 giugno a Montagne, Villa Santi (Brenta sistema 9), il 12 a Nova Levante presso il Comune (Bletterbach sistema 8, Sciliar, Catinaccio e Latemar sistema 7), il 15 ci si trasferisce a Tonadico Villa Welsperg (Pale di San Martino, San Lucano e Dolomiti Bellunesi, parte sistema 3). Il 17 giugno il trasferimento è a Pedavena provincia di Belluno, (Vette Feltrine Dolomiti Bellunesi, parte sistema 3). La conclusione dell'intero percorso partecipativo non poteva che essere organizzato in cima alla Regina delle Dolomiti: il 19 giugno, infatti, l'appuntamento si svolgerà al Rifugio Serauta sulla Marmolada. E' gradita la prenotazione per tutti gli incontri, anche per questioni organizzative (info@dolomitiunesco.info tel. 0436 867395). (fs)
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