
Nelle istituzioni scolastiche della Provincia di Trento, alla dirigenza scolastica viene riconosciuta una retribuzione di posizione correlata alle funzioni assegnate e alle connesse responsabilità del ruolo. Il suo ammontare è determinato dall'Amministrazione in relazione a dimensioni (numero alunni, docenti e personale assegnato) e complessità gestionale e dell'incarico assegnato al dirigente, con particolare attenzione al contesto territoriale in cui operano le scuole. Attualmente le istituzioni scolastiche sono classificate in cinque fasce a ciascuna delle quali è associato un diverso importo della retribuzione di posizione.
Dopo una serie di incontri, l'amministrazione provinciale e le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica hanno formalizzato le linee guida sottoscritte oggi, che prevedono una nuova articolazione e pesatura delle scuole, che rappresenti al meglio la situazione attuale e quella futura in vista dell'adozione di un nuovo piano dell'offerta formativa e del dimensionamento scolastico.
In particolare, l'intesa prevede l'introduzione di un nuovo modello che tenga conto di una pesatura dei parametri aggiornati rispetto al passato - i dati erano fermi al 2006 - con il passaggio dall'attuale sistema a cinque fasce di complessità ad un modello transitorio a tre fasce per il biennio scolastico 2014/2015 - 2015/2016. Ciò determinerà una nuova classificazione delle istituzioni scolastiche che saranno nuovamente graduate al fine di differenziare le retribuzioni di posizione.
Inoltre in considerazione delle cosiddette reggenze, e dunque di incarichi su più sedi, l'intesa prevede in via transitoria la disciplina del compenso per il dirigente e per il vicario che collabora. Infine si prevede che le istituzioni scolastiche, dopo l'adozione del modello transitorio a tre fasce, potranno essere classificate in due fasce di complessità, previa rilettura congiunta delle parti ad avvenuta approvazione del nuovo piano dell'offerta scolastica e formativa provinciale. -