Il cortometraggio - patrocinato dalla Fondazione Caritro e dalla Provincia autonoma di Trento - è nato da un'idea dello stesso Lucio Gardin ed è stato realizzato durante il mese di agosto con l'obiettivo di accendere i riflettori sul problema della ludopatia. Il filmato nasce da questo interrogativo: "E se la macchinetta fosse dotata di vita propria, che cosa penserebbe di tutti quelli che diventano schiavi della sua compagnia?" Che cosa scriverebbe una slot machine sul suo diario?" L'intenzione è di mostrare il film non solo alle vittime del gioco d'azzardo, ma a tutti, indistintamente, anche chi non ha mai giocato in vita sua.
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