Vediamo di riepilogare l'intervento del presidente Dellai al tavolo a cui sedevano i rappresentanti delle categorie economiche e sociali.
Sul versante delle famiglie, il dato preoccupante che si registra è quello della caduta dei consumi, che è al tempo stesso causa ed effetto della crisi. "Nel 2012 - ha detto Dellai - verranno a maturazione politiche fiscali particolarmente gravose che si sommano ad un andamento del costo della vita che conosciamo. Quindi, abbiamo pensato ad un segnale di attenzione supplementare sul fronte della tenuta dei redditi. Per i nuclei familiari collocati sul limite della soglia di povertà abbiamo già adottato uno strumento strutturale, il reddito di cittadinanza, per un impegno di spesa circa 18 milioni l'anno, che funziona piuttosto bene. Serve ad evitare che le persone e le famiglie a rischio scivolino irrimediabilmente oltre la soglia della povertà e verso la marginalità economica. Con questo nuovo provvedimento ci concentriamo invece sulla fascia bassa del ceto medio, che risulta fortemente penalizzata dall'andamento fiscale e dalla crescita dei prezzi dei beni essenziali, ma che non può accedere al reddito di cittadinanza. Una misura straordinaria perché si presuppone che, pur con la gradualità imposta dalle esigenze di riequilibrio della finanza pubblica, a partire dal 2013 il governo ristrutturi il peso fiscale, cambiando quindi il quadro complessivo e consentendo un alleggerimento della pressione su questa fascia di contribuenti. Abbiamo analizzato la possibilità di incidere direttamente sul prelievo ma in questo campo la nostra capacità per ora è molto scarsa ed inoltre la correzione Irpef presenta aspetti di iniquità. Pensiamo dunque ad un intervento che comporti un aiuto diretto alle famiglie che andrà da 350 a mille euro per nucleo circa, quindi non una cifra simbolica. Si tratta di un impegno quantificabile in 15 milioni di euro. Esso riguarderà oltre il 10% delle famiglie trentine. Dopodiché, è ovvio e scontato che sappiamo che il buon welfare si fonda in primo luogo sulla formazione, sulle politiche del lavoro e così via, e non intendiamo affatto abbandonare il nostro impegno primario in quella direzione."
Per quanto riguarda le imprese, invece, il tema fondamentale è l'introduzione dell'lmu, che comporterà, ad aliquota standard, quasi un raddoppio del peso fiscale che gli imprenditori trentini devono sostenere, da 37 a 69 milioni di euro circa. L'incidenza pero è diversificata, dal momento che il nuovo regime incide nei vari settori in maniera diversa. "L'unica strada che abbiamo visto percorribile per attenuare l'impatto previsto è quella di agire sull'Irap. Abbiamo previsto quindi un ulteriore sgravio, che si aggiunge a quelli già previsti in finanziaria, che erano, come noto, selettivi, premianti rispetto ai comportamenti 'virtuosi' delle aziende. Si tratta di un provvedimento diversificato fra i settori in ragione dell'aggravio che dovranno sopportare: abbiamo immaginato uno sgravio dello 0,5% per i settori più penalizzati, come l'alberghiero e il commercio, dello 0,2% per gli altri. Il tutto per circa altri 15 milioni di euro. Anche qui, sappiamo però che i problemi strutturali, come la patrimonializzazione, l'accesso al credito, la crescita delle filiere dell'internazionalizzazione, dell'innovazione, delle reti, rimangono, e continueremo ad affrontarli. Questa misura è aggiuntiva rispetto a quanto stiamo già facendo, con un impegno ovviamente molto maggiore. Però riteniamo che anche un'azione di breve periodo, concentrata nel 2012, possa essere utile. Agire sull'Irap fra l'altro significa accrescere il potere di attrazione del nostro territorio nei confronti di imprese esterne e contenere il costo del lavoro."
L'auspicio formulato da Dellai è che il disegno di legge possa essere approvato dal Consiglio entro la prima metà di maggio per entrare in vigore entro le prime scadenze tributarie.
I rappresentanti delle categorie economiche e del lavoro hanno espresso un generale apprezzamento per l'azione avviata dalla Giunta, riservandosi di esaminare più attentamente i contenuti del disegno di legge nelle prossime settimane prima della convocazione di un nuovo incontro. (mp)
Immagini a cura dell'ufficio stampa.
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