Ad introdurre l'incontro il consigliere provinciale Michele Nardelli, che ha riferito dell'invito rivoltogli dalla comunità degli immigrati marocchini in Trentino rientrati nel loro Paese, affinché illustrasse le caratteristiche dell'Autonomia speciale del Trentino Alto Adige, possibile fonte di ispirazione per il Marocco, che ha recentemente introdotto il principio del regionalismo nella sua Costituzione, e anche per la risoluzione pacifica del conflitto riguardante il territorio dell'ex-Sahara spagnolo. "Ho accolto molto volentieri questo invito - ha detto Nardelli - che mi ha offerto la possibilità di conoscere un Paese molto interessante, con il quale sono possibili anche più strette relazioni sul piano economico".
In Trentino oggi vivono circa 5.000 "nuovi trentini" originari del Marocco; si tratta, per consistenza numerica, della seconda comunità di immigrati presenti in provincia. Una comunità che sarà formata sempre di più da immigrati di seconda generazione, mentre quelli più anziani, conclusa la loro vita lavorativa, in genere rientrano al loro Paese. Questo offre però l'opportunità preziosa di mantenere dei legami e di costruire una partnership più solida sotto il profilo economico, come sottolineato dall'ambasciatore Abouyoub, che nel corso della sua visita, accompagnato dal console marocchino per il Nord est italiano M'hamed El Hilali, ha visitato la Fondazione Mach e alcuni esempi di cooperative. "Non un semplice gemellaggio - ha detto l'ambasciatore - ma una collaborazione che può comprendere campi come il settore agroindustriale, il modello cooperativo, l'alta tecnologia, il turismo sostenibile. In particolare mettendo in contatto il Trentino con una regione per certi versi simile, anche sul piano geografico e delle risorse naturali, quella dell'Alto Atlante, montagnosa e ricca di boschi".
Il presidente Dellai a sua volta ha confermato l'interesse del Trentino ad approfondire i rapporti con il Marocco, "sia per quanto riguarda la nostra storia istituzionale e le possibili ispirazioni che può offrire al Marocco, sia sul piano dell'interscambio economico, anche con il contributo della comunità marocchina che risiede in Trentino o che qui ha speso una parte importante della sua vita prima di rientrare in patria." (mp)
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