"Ed bello ricordare che proprio oggi, al Quirinale - continua Dellai - all'incontro con il presidente Napolitano, che di questa memoria è custode severo e fermo, ha partecipato il gruppo di giovani trentini che, attraverso un percorso partecipato di studio e documentazione, è approdato ad un vero e proprio progetto di editoria civile. E' grazie a questi giovani trentini che hanno trovato voce, in due libri, dapprima le testimonianze dei familiari delle vittime dei cosiddetti anni di piombo e, in questi giorni, il racconto di chi è stato coinvolto nella strage di piazza Fontana. Vale a dire di quel giorno dell'innocenza perduta che per l'Italia ha rappresentato una data da tenere purtroppo nella memoria, sorta di data d'inizio di una stagione che proprio la simbolica quanto concreta celebrazione del Giorno della memoria di tutte le vittime del terrorismo, ci aiuta oggi a rammentare con forza".
"Infine - conclude il presidente Dellai - questo è anche il giorno nel quale ricordare un'altra vittima, forse frettolosamente rimossa dalla memoria di tutti noi. Mi riferisco a Fausto Tinelli, il giovane trentino ucciso a Milano nel marzo 1978 ed oggi sepolto proprio a Trento. Anch'egli è nel terribilmente lungo elenco ufficiale delle vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice. Era un ragazzo, come quei ragazzi che a Roma, oggi, stringendo la mano a Napolitano, ci ricordano ancora una volta le troppe vittime innocenti di una guerra vigliacca e ci invitano a tenere alta la bandiera della memoria e dell'impegno contro la viltà del terrorismo. Per dire, a voce alta: mai più". -
9 maggio, Giorno della Memoria dedicato a tutte le vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice
DELLAI: LA BANDIERA DELLA MEMORIA CONTRO LA VILTÀ DEL TERRORISMO
"La migliore riprova dell'attualità, della necessità e della giustezza del 9 maggio quale Giorno della memoria dedicato a tutte le vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice la si ha oggi, e purtroppo, nel fatto che proprio l'Italia, ancora una volta, fa in questi giorni i conti con un episodio, a Genova, che alle modalità tipiche e barbare del terrorismo fa pensare. Per questo è doveroso sottolineare, con forza, l'importanza della legge che nel 2007 ha riconosciuto nel 9 maggio - tragicamente legato ad uno degli episodi, l'uccisione di Aldo Moro, che delle vicende terroristiche è indelebile emblema - il giorno nel quale ricordare, alimentare la memoria, assumere nuovi impegni, ribadire la dovuta consapevolezza". Così Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, in occasione del "Giorno della memoria", sottolinea la valenza di un appuntamento "che deve sfuggire a qualsiasi vuoto rituale. Mi piace ricordare quel che il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ebbe a dire: quel che più conta è scongiurare ogni rischio di rimozione di una così sconvolgente esperienza vissuta dal Paese, per poter prevenire ogni pericolo di riproduzione di quei fenomeni che sono tanto costati alla democrazia e agli italiani".-