"Il Trentino - ha proseguito il presidente Dellai - è passato in pochi decenni dalla povertà alla solidità sociale ed economica, ma oggi facciamo i conti con un cambiamento radicale, non dobbiamo avere nostalgie perché sappiamo che tutto sta cambiando. Ci vogliono nervi saldi, visione, capacità di investire sulle cose che contano veramente. In questo senso abbiamo già scelto, come amministrazione provinciale, alcune direttive importanti. Stiamo investendo sulla scuola, sulla ricerca, sull'Università facendo una battaglia contro i corporativismi. Stiamo anche facendo investimenti sulle nuove infrastrutture al punto che fra pochi anni saremo davvero l'unico territorio in Europa dove le fibre ottiche collegheranno tutte le case. Stiamo investendo nel comparto ferroviario, spingendo verso le fusioni delle imprese. Sappiamo che il comparto edile è in crisi, bisogna quindi che nascano poli forti e che si punti sempre più al green, al rinnovabile".
Preciso il senso delle decisioni individuate dall'esecutivo provinciale: "Dobbiamo tirare fuori dai poteri della nostra Autonomia ciò che può essere utile per compensare gli effetti delle misure restrittive imposte a livello nazionale per superare la crisi. Servono misure di rigore per superare la crisi nazionale e questo comporta recessione. Attraverso politiche locali possiamo compensare verso le imprese con misure che consentano di ridurre la pressione fiscale per la parte di nostra competenza e verso le famiglie per garantire al ceto medio di non scivolare verso la povertà".
Il presidente Dellai ha quindi ripercorso le misure adottate proprio oggi dalla Giunta provinciale, che vengono incontro ad alcuni degli spunti suggeriti dalla tavola rotonda dei professori universitari. "Abbiamo individuato tre nuovi strumenti e dieci misure concrete che vanno dall'accompagnamento ai progetti di impresa al sostegno finanziario per le imprese trentine che assumano diplomati o laureati per impiegarli verso mercati esteri. Oggi - sono state le conclusioni di Dellai - è il tempo di lavorare assieme, come giustamente ci invita a fare il professor Cerea, in un significato più forte dello stare assieme, dobbiamo sentirci parte di una medesima missione collettiva, assumerci la nostra parte di responsabilità perché ormai la competizione avviene fra sistemi territoriali complessi". (at)
In allegato l'intervento del presidente Dellai
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