L'Agenzia del Lavoro di Trento come un esempio di "buona prassi" nel campo delle politiche attive del lavoro, a cui il resto del Paese può guardare con interesse e attenzione: questo quanto emerge dalla visita di stamani al Centro per l'impiego di via Maccani, del ministro Elsa Fornero, che questa sera parlerà all'auditorium Santa Chiara di Trento nell'ambito della settima edizione del Festival dell'Economia. Con 12 centri per l'impiego sparsi sul territorio provinciale, uno staff di circa 180 persone, 18.000 colloqui all'anno, l'Agenzia del Lavoro rappresenta un esempio felice di ciò che la concertazione fra soggetti pubblici - in questo caso la Provincia autonoma di Trento - e organizzazioni del settore può realizzare in un settore così vitale. Ad illustrare al ministro le attività dell'Agenzia il presidente Colasanto e la dirigente Chiusole: "I nostri utenti sono soprattutto persone fra i 30 e i 50 anni; sono persone che hanno perso il lavoro piuttosto che giovani inoccupati, i quali di solito si muovono in maniera più autonoma. Il 50% circa del bilancio dell'Agenzia proviene dal Fondo sociale europeo e anche questa è una cosa importante da sottolineare. Facciamo capo all'amministrazione provinciale, ma abbiamo una nostra autonomia e un nostro bilancio. L'Agenzia è fortemente informatizzata, ma lo strumento-principe che utilizziamo rimane il colloquio, che viene svolto con l'ausilio di personale specializzato, fra cui soprattutto diversi psicologi."
"Dico spesso che qui le cose funzionano - ha sottolineato il ministro nel corso della sua visita - ed in genere mi viene risposto che è perché ci sono molte risorse. Ma mi colpisce ad esempio che il 50% dei finanziamenti voi li riceviate dall'Europa." Fornero ha anche espresso il suo interesse per il modello cooperativo, che ha avuto modo di conoscere nel corso di precedenti visite in Trentino, prima dell'assunzione del suo attuale incarico istituzionale (visite per le quali ha ringraziato Andrea Schir, attualmente alla Cassa rurale di Aldeno e Cadine): "Vorrei che esperienze di questo genere potessero essere di aiuto anche al Meridione d'Italia", ha aggiunto.
Il presidente Dellai ha illustrato al ministro le caratteristiche salienti del mercato del lavoro trentino, che anche in epoca di crisi presenta un tasso di disoccupazione significativamente inferiore alla media nazionale ed anche, fra le altre cose, un tasso di occupazione femminile migliore rispetto al resto del Paese. Per quanto riguarda l'occupazione giovanile Dellai ha insistito in particolare sugli investimenti realizzati sul versante della scuola e della formazione professionale, sulle eccellenze del sistema universitario e della ricerca trentino, e sulla saldatura che si sta cercando di realizzare fra questi mondi e il panorama economico-produttivo locale, sull'esempio dei più avanzati modelli europei.
"Per quanto riguarda i nostri rapporti con le regioni del Sud, abbiamo avviato alcuni anni fa una collaborazione con la Locride - ha poi proseguito Dellai - grazie a monsignor Giovanni Bregantini, all'epoca vescovo di quella diocesi. Ha funzionato molto bene soprattutto con le associazioni e con gli interscambi giovanili; crediamo però che queste esperienze dovrebbero essere rafforzate sul versante istituzionale, ad esempio sul modello della cooperazione interregionale realizzato in Germania. Comunque, su questo terreno, il Trentino c'è ed è pronto a fare la sua parte." (mp)
Immagini a cura dell'ufficio stampa
In allegato file audio con dichiarazione del ministro Fornero -