La Federazione Trentina della Cooperazione ha organizzato oggi una giornata dedicata agli strumenti di sostenibilità del settore agroalimentare cooperativo, presso la sala don Guetti di Cassa Centrale Banca. Il convegno "Coltivare la sostenibilità. Le opportunità della green economy per la filiera agroalimentare trentina" ha alternato interventi di presentazione a momenti di confronto con casi di studio. In particolare, sono state presentate le testimonianza di realtà cooperative nazionali in riferimento ai quattro strumenti di sostenibilità: impronta di carbonio, impronta idrica, rintracciabilità filiera e bilancio di sostenibilità.
L'assessore provinciale all'agricoltura, Michele Dallapiccola, ha ripreso nel suo intervento il tema della sostenibilità in chiave trentina, territorio in cui - ha detto - è necessario intervenire per elevare la qualità dei prodotti per competere sui mercati, ma al contempo è necessario anche un cambiamento negli stili di vita: "Nel settore agroalimentare c'è fame di tecnica per produrre, vendere i prodotti e proporsi anche sui nuovi mercati. Questo vale per il Trentino ma anche per tutto il del Paese. A fronte della ricerca legittima di guadagno e di business, il settore ha necessità di confrontarsi con il limite imposto al nostro diritto di usare il territorio solo nella misura in cui potremo lasciarlo ai nostri figli così come lo abbiamo trovato".
Il mercato agroalimentare è fortemente condizionato da stili di acquisto imposto dai grandi media e da modelli e stili di vita oramai globalizzati. "Poco importa - ha aggiunto Dallapiccola - il lavoro costa di più in montagna. Per garantirsi il mercato è necessario dimostrare che il prodotto di montagna è migliore di altri. L'autoreferenzialità non è più sufficiente. E' necessario quindi trovare strade nuove, ad incominciare dalla sfida delle certificazioni. L'Istituto di San Michele ha le competenze e le capacità per farlo".
"Occorre quindi - ha concluso Dallapiccola - partire dall'educazione, dal consumatore che deve essere disposto a spendere di più per il cibo e di meno per il telefonino. Oggi sulle navi da crociera, dove solitamente il cibo è sempre a disposizione 24 ore su 24, assieme a Slow Food si sta ragionando di mangiare meno ma meglio. Occorre formazione e cultura di chi va al supermercato. Dobbiamo andare verso un mondo migliore ed ecco perché il Trentino ha scelto di andare all'Expo 2015 puntando sul tema della biodiversità e della qualità: una sfida che vinceremo".
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L'assessore all'agricoltura ha partecipato stamani al convegno "Coltivare la sostenibilità" organizzato dalla Federazione Trentina della Cooperazione
DALLAPICCOLA: "SOSTENIBILITÀ E' ANCHE CAMBIARE IL NOSTRO STILE DI VITA"
"Il mondo chiede risposte ed azioni concrete: il tempo delle parole è finito. Coltivare la sostenibilità significare anche cambiare lo stile di vita e puntare sulla qualità. L'autoreferenzialità non basta più, occorre dimostrare, ad esempio, che il prodotto di montagna è migliore rispetto ad altri. La sfida delle certificazioni passa quindi attraverso la conoscenza e l'Istituto agrario di San Michele ha le competenze e le capacità per farlo. Occorre partire dall'educazione, dal consumatore che deve essere disposto a spendere di più per il cibo e di meno per il telefonino". L'assessore provinciale all'agricoltura Michele Dallapiccola ha aperto nella mattinata di stamani i lavori del convengo "Coltivare la sostenibilità. Le opportunità della green economy per la filiera agroalimentare trentina", organizzato presso la sala don Guetti di Cassa Centrale Banca dalla Federazione Trentina della Cooperazione in collaborazione con Trentino Green Network, rete di impresa che si occupa di innovazione e sostenibilità per aziende ed enti pubblici. Dallapiccola ha sottolineato la necessità per il Trentino di ricercare nuove vie all'alimentazione e ai prodotti, così da migliorare la filiera del cibo. L'evento beneficiava del patrocinio Expo 2015.-