Giovedì, 18 Dicembre 2014 - 02:00 Comunicato 3252

L'assessore Daldoss anticipa al convegno "Il governo del territorio tra fare e conservare" le linee della futura nuova legge
"DALLA RIFORMA URBANISTICA IL PUNTO ZERO NELL'USO DEL SUOLO"

"Il punto zero nell'uso del suolo": l'assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa, Carlo Daldoss, definisce così la prossima riforma delle legge urbanistica del Trentino, una riforma di cui ha anticipato oggi, intervenendo alla prima giornata del convegno "Il governo del territorio tra fare e conservare", le linee ispiratrici, i pilastri sui quali poggerà: risparmio del suolo, riqualificazione dei centri storici e demolizione degli "edifici incongrui". L'obiettivo è chiaro e dichiarato: rendere "bello" il paesaggio trentino, quello costruito e quello naturale; bello per chi ci abita, innanzitutto, ma bello anche per chi guarda a questa terra come meta delle proprie vacanze o come spazio attrattivo per investire. Un Trentino - ha affermato a margine del convegno il presidente del Tar di Trento Armando Pozzi - che presenta una situazione tendenzialmente virtuosa e positiva, sia per quanto concerne la capacità degli strumenti normativi, la legge provinciale urbanistica 1/2008 è una buona legge, e sia per quanto riguarda anche la gestione concreta del territorio attraverso l'attività di pianificazione degli enti locali, anche se non mancano episodi di non buon governo e da censurare". -

Dopo aver ricordato come il Trentino sia stata la prima provincia italiana a dotarsi di un piano urbanistico (il primo Pup e' del 1967, l'anno dopo la grande alluvione), e come la competenza primaria in materia di urbanistica, piani regolatori e tutela del paesaggio "ci dia una maggiore liberta' di poter sperimentare, che e' anche il germe della nostra specificita'", Daldoss e' entrato nel merito dei contenuti della riforma. Il tema del paesaggio, in particolare, e' tornato piu' volte nel suo intervento.

"Prevederemo norme nuove e forti - ha spiegato l'assessore -, ad esempio i PRG non potranno piu' inserire un solo metro quadrato di terreno edificabile se non per bisogni veramente motivati." E' qui che si gioca l'opzione zero, sopra richiamata ed oggi resa piu' praticabile dai tempi che stiamo vivendo, nell'uso del suolo . "Un risparmio di territorio che si inserisce in un contesto di maggiore crescita equilibrata e di sviluppo, ma soprattutto di valorizzazione complessiva del paesaggio, non solo quello costruito per essere piu' attrattivi ma il paesaggio del bello, un valore che rende migliore la vita su questo territorio." Il paesaggio, dunque, inteso come "valore pubblico", bene comune da preservare anche attraverso "interventi coattivi nei confronti dei privati finalizzati alla demolizione di edifici incongrui o al ripristino di terreni incolti ed abbandonati". Un terreno scivoloso - riconosce l'assessore - ma che nondimeno deve precludere "la possibilita' di qualche scelta coraggiosa in nome di un interesse generale".

Dopo aver ricordato come la stessa legge finanziaria in questi giorni in discussione in Consiglio provinciale preveda uno specifico fondo del paesaggio, e di come gia' oggi l'iter di approvazione dei Piani regolatori generali dei Comuni sia stato notevolmente accorciato (massimo entro 11 mesi pena la decadenza dell'atto) con "risultati positivi che gia' si sono visti in questi primi sei, sette mesi", Daldoss ha toccato un altro grande campo in cui la prossima riforma della legge urbanistica interverra', vale a dire la riqualificazione urbana e dei volumi esistenti: "Gli interventi sui nostri centri storici devono essere di qualita', ma la qualita' e' figlia di buoni progettisti e di buoni committenti; riteniamo che con un giusto equilibrio tra fare e conservare ed anche con la costituzione di una terna di "grandi esperti" che possa dare non autorizzazioni ma, su interventi importanti, un proprio qualificato parere, di generare un nuovo approccio: dalla politica del "no, non si puo' fare" a quella del "si', si puo' fare a queste condizioni".

Nuove modalita' di rapporto tra amministrazione e cittadino, dunque, e in tale contesto la futura nuova legge urbanistica enfatizzera' anche l'aspetto del "demolire si puo', a volte si deve", giacche' l'investimento pubblico si giustifica a volte nel togliere piuttosto che nel costruire e nell'aggiungere. "La riqualificazione degli edifici sara' aspetto centrale della riforma, anche attraverso incentivi e penalizzazioni: oneri di urbanizzazione piu' costosi per chi costruira' sul nuovo, gratuita' invece per chi interverra' sugli edifici esistenti, ma anche premi e crediti volumetrici per creare non piu' un mercato delle aree ma un mercato dei volumi. Su questo si innesta la possibilita' di utilizzare i patrimoni edilizi esistenti, un modo per allocare in un giusto equilibrio nuovi volumi e nuovi bisogni."

Altro aspetto sara' la velocizzazione delle autorizzazioni (sburocratizzazione), ad esempio limitando il ritorno in commissione edilizia di progetti ogni qualvolta siano stati modificazioni. "Con la partecipazione del tecnico e del sindaco in commissione edilizia, ad esempio - ha detto l'assessore all'urbanistica -, un progetto non dovra' piu' passare una seconda volta in commissione, e dove la funzione urbanistica e' gestita nel quadro di un'associazione tra Comuni sara' sufficiente una sola commissione edilizia. Una spinta forte verso i Comuni per ragionare insieme. Una strada, questa, dalla quale non si torna indietro".

"E' proprio sull'ultima variante al Pup del 2008 che ha messo al centro il tema del paesaggio - ha concluso l'assessore Carlo Daldoss - che si innesta questo percorso, avendo sempre ben presente che il territorio e il paesaggio sono valori che non sono delocalizzabili e che rappresentano la vera identita' di un territorio. La riforma ha obiettivi ben definiti che vogliamo sperimentare anche in maniera nuova attraverso metodi partecipativi nuovi: ai tavoli di confronto avviati gia' da diversi mesi con le professioni tecniche e i portatori d'interesse, si affianchera', tra pochi giorni, anche la nuova piattaforma informatica che consentira' a tecnici, avvocati, artigiani, imprenditori ed amministratori di concorrere alla stesura della riforma urbanistica."

In questo senso anche il convegno di oggi e domani - promosso dal Tar di Trento, dall'Universita' degli Studi, Provincia di Trento e Ordine degli Ingegneri - offrira' spunti utili e interessanti. La consultazione online partira' nei prossimi giorni, per concludersi a febbraio. Poi, valutate le proposte arrivate, partira' il confronto con le parti sociali, per arrivare a maggio con la presentazione del disegno di legge. Un altro passaggio, questo l'auspicio, che confermera' il Trentino quale laboratorio capace di sperimentare soluzioni innovative e utili per un Paese che, lo dimostrano purtroppo tragicamente i disastri di questi ultimi mesi, pare essersi dimenticato il territorio, le sue esigenze e il suo valore. (c.z.)

Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Allegati: interviste mp3 assessore Daldoss e Armando Pozzi -



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