Giovedì, 11 Aprile 2013 - 02:00 Comunicato 954

E' iniziata con un incontro con il presidente Pacher la visita di oggi al Trentino
DALAI LAMA: "MOLTO CONTENTO DI ESSERE TORNATO"

"Sono molto contento di essere tornato anche oggi. Ormai siamo amici, sono venuto tante volte in questa regione. Siete riusciti ad ottenere un'autonomia in un posto molto piccolo. Sentite anche qui gli effetti della crisi? Mi pare però che vada un po' meglio che nel resto dell'Italia." Queste le prime parole parole rivolte stamani da Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, al presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, al suo arrivo nel palazzo della Provincia di piazza Dante, da dove è iniziata la visita al Trentino che culminerà nella conferenza pubblica delle 13.30 al Pala Trento. Un Dalai Lama di buon umore, curioso e ironico, che ha manifestato un sincero interesse verso la terra che per la quarta volta gli dava il benvenuto, informandosi in particolare sulla sua agricoltura e trovando il tempo anche per qualche battuta sul vino, una delle principali voci dell'export trentino. "State aiutando molte persone a ubriacarsi?" ha detto ridendo, per poi aggiungere: "Anch'io ogni tanto bevo un po' di vino, ma non mi ubriaco mai."-

Al suo arrivo in piazza Dante, il Dalai Lama, premio Nobel per la pace 1989, massima guida spirituale per i tibetani e per milioni di buddisti nel mondo, e naturalmente primo e principale rappresentante della causa tibetana, da quando nel 1959, mentre infuriava la repressione cinese, scelse la strada dell'esilio, è stato accolto dalla piccola comunità tibetana presente in regione, e da un gruppo numeroso di buddisti e simpatizzanti locali.
Poi il colloquio privato con il presidente Pacher, a cui ha preso parte anche il presidente di Italia-Tibet Roberto Pinter, che coordina fin dalla prima visita, dell'estate del 2001, le visite di Sua Santità il XIV Dalai Lama in Trentino.
Il Dalai Lama ha chiesto innanzitutto se si sentono anche qui gli effetti della crisi e se si ripercuotono diversamente su italiani e tedeschi. Pacher, dopo avere accennato al fatto che in Alto Adige il gruppo tradizionalmente più legato all'impiego nell'industria è quello italiano, ha spiegato che in Trentino per fortuna ci sono settori come agricoltura e turismo che ancora "tengono". Il Dalai Lama ha quindi chiesto ulteriori delucidazioni sul tipo di agricoltura praticata in Trentino, soffermandosi in particolare su quella biologica, e sull'impiego di prodotti chimici. Pacher ha spiegato che la Fondazione Mach è molto impegnata su questi temi, che il mercato per le produzioni biologiche è in crescita e che comunque, in termini generali, se in passato si facevano fino a 20 trattamenti con fitofarmaci all'anno oggi si sono ridotti a circa 5.
Saputo che fra le principali voci dell'export trentino vi sono il vino e le mele, il Dalai Lama ha pronunciato ancora qualche battuta prima di accogliere il formale benvenuto dell'istituzione, comprendente il tradizionale scambio di doni (in questo caso, una statua in legno di un mietitore, di Mich Beppo di Tesero) e di spostarsi in Consiglio provinciale per il prosieguo della visita. (mp)

Alle ore 10.45 la conferenza stampa nella sala stampa della Provincia.
-