
Il servizio di custodia forestale, secondo le norme provinciali, è svolto in forma associata, tramite convenzione, dai Comuni, dalle Amministrazioni separate dei beni di uso civico, dalla Magnifica Comunità di Fiemme e dalle Regole di Spinale e Manez sui beni silvo-pastorali di loro proprietà, ricadenti nei territori individuati dalla Giunta provinciale. Il provvedimento adottato oggi ha modificato la precedente divisione per zone ed ha determinato il nuovo contingente di custodi, adeguandolo agli attuali indirizzi organizzativi ed alle esigenze tecniche. Tutto questo tenendo conto dei confini amministrativi dei Comuni e delle Comunità, degli ambiti territoriali di competenza delle Stazioni forestali e degli Uffici distrettuali forestali, dell’entità della superficie a bosco e di quella a pascolo, del numero di Comuni, delle Amministrazioni separate dei beni di uso civico e degli altri soggetti tenuti ad assicurare il servizio di custodia forestale, del numero delle associazioni e dei terreni conferiti per la gestione associata, del numero dei residenti e degli aventi diritto d’uso civico nonché delle presenze turistiche e dell’entità della ripresa forestale annua dei territori boschivi.
Si è così passati, incluso anche l’ambito della Magnifica Comunità di Fiemme, da 47 circoscrizioni di custodia forestale a 36 zone di vigilanza. Questa scelta è stata operata avendo come obbiettivo condiviso quello di allineare quanto più possibile gli ambiti territoriali delle circoscrizioni di custodia forestale con quelli di competenza delle Stazioni forestali, in modo da favorire l’aggregazione di territori omogenei, agevolare il coordinamento e garantire una più efficiente gestione del servizio di custodia forestale.
Per quanto riguarda il numero dei custodi forestali si è passati da 178,5 unità a 159 unità. La nuova zonizzazione delle zone di vigilanza avrà efficacia dal 1 luglio 2018, per consentire di adeguare le convenzioni di custodia in essere alla nuova zonizzazione in un arco temporale sufficientemente ampio.