Il punto sulla situazione in Trentino è stato fatto nel corso di un incontro con gli organi d'informazione al termine della riunione della task force provinciale alla quale, oltre al presidente, hanno preso parte anche il vicepresidente, l'assessore alla salute, quello al turismo e commercio, quello al lavoro e sviluppo economico e l'assessore all'agricoltura, presenti i vertici di Provincia e Azienda sanitaria.
Sul territorio ad oggi sono presenti 59 positivi, ma l'Amministrazione non intende abbassare la guardia, specialmente in un periodo delicato come quello attuale, in cui sono molti i giovani e meno giovani che hanno scelto le località di mare o alcuni Paesi stranieri per trascorrere le vacanze. Le persone rientrate da Spagna, Malta, Croazia e Grecia sono circa 1.400 e tutte vengono sottoposte al test del tampone: l'obiettivo – ha specificato il presidente – è di garantire una situazione di tranquillità, che oggi è oggettiva, anche a garanzia del sistema turistico. Sono infatti numerosi gli ospiti di nazionalità italiana che hanno scelto il territorio provinciale per trascorrere un periodo di vacanza, ritenendolo non solo accogliente, ma sicuro.
Se entro i nostri confini la situazione è stata definita sotto controllo, a preoccupare le autorità sanitarie sono i rientri dei vacanzieri: si stima possano essere circa tremila e a loro vanno le raccomandazioni di seguire le procedure di profilassi per evitare che qualche caso positivo possa dilagare attraverso le relazioni in famiglia, a scuola o sul posto di lavoro.
Massima attenzione quindi ad eventuali focolai e alle fasce più deboli, gli anziani in primo luogo. Tutto questo in attesa della vera prova cruciale, il rientro a scuola per il quale si stanno mettendo a punto gli specifici scenari che si potrebbero presentare a settembre.