Nello studio è stata coinvolta la popolazione dei cinque Comuni del nostro territorio in cui è stata evidenziata una più alta prevalenza di infezioni da Covid-19 dall’inizio della pandemia. I Comuni coinvolti hanno tutti una prevalenza di positivi superiore al 2% (al 31 marzo): Borgo Chiese (2,83%), Campitello di Fassa (3,23%), Canazei (3,34%), Pieve di Bono-Prezzo (2,21%) e Vermiglio (2,56%). L’adesione all’indagine è stata volontaria e i cittadini coinvolti hanno compilato anche un questionario che consentirà di evidenziare la presenza di sintomi riconducibili al Covid-19 nell’ultimo mese. In questi casi verrà effettuato anche il tampone nasofaringeo.
L’obiettivo principale dello studio è quindi quello di stimare la presenza di anticorpi anti Sars-CoV2 nella popolazione di tutte le età ad eccezione dei bambini sotto i 10 anni nell’intera area coinvolta, per Comune, per età e per sesso. Obiettivo secondario è testare, in un campione di popolazione, la concordanza dei risultati sierologici con quelli effettuati sui tamponi di pazienti con sintomi. Infine, lo studio prevede la possibilità di effettuare un secondo prelievo a distanza di tempo che permetterà di fare ulteriori valutazioni relativamente ai comportamenti degli anticorpi contro Sars-CoV2.
«Abbiamo proposto alla popolazione dei cinque comuni trentini – ha sottolineato il direttore generale di Apss Paolo Bordon – di partecipare su base volontaria a questa indagine epidemiologica attraverso i test sierologici che consentirà di capire quali azioni di sanità pubblica intraprendere per contenere l’epidemia. Voglio evidenziare che il test sierologico non ha carattere diagnostico e non va interpretato come una «patente di immunità» al Covid-19; andranno sempre rispettate le misure precauzionali come il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine».
«Ho voluto essere presente – ha commentato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – per vedere di persona questa prima sperimentazione. È un'opportunità per raccogliere, su base volontaria e attraverso un test certificato dall'Istituto Superiore di Sanità, informazioni molto utili. Oggi ho visto un afflusso di persone importante ma anche regolare e organizzato in modo da rispettare le distanze e quindi essere affrontato in sicurezza. Anche questo era un fattore centrale in questa operazione».
(lr, vt)