
Già nel primo giorno di attività ha registrato oltre 1000 richieste di informazioni. Nel corso delle settimane ha raggiunto picchi notevoli (il più alto il 10 marzo con quasi 3.400 chiamate giornaliere). Il numero di chiamate aumentava considerevolmente dopo l'emanazione di decreti e ordinanze o dopo le conferenze stampa del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Provincia. A partire dalla metà di maggio, con il consolidamento della fase 2, il numero di richieste di informazioni dei cittadini è diminuito considerevolmente tanto da portare dapprima a una riduzione dell'orario di apertura (non più 8-20, bensì 8-14) e ora alla sospensione del servizio a partire dal mese di luglio. Anche la tipologia di richieste nel corso delle settimane e dei mesi è variata notevolmente, nella prima fase erano ricorrenti chiamate di tipo sanitario, per informazioni sui sintomi. A fronte delle prime restrizioni sono arrivate però anche chiamate relative ai comportamenti da tenere. Molti soggetti hanno collaborato alla realizzazione di un servizio che, lo dicono i numeri, è stato apprezzato: il Servizio Prevenzione Rischi e Centrale Unica per l'Emergenza, la Croce Rossa Italiana, Trentino Emergenza, il Servizio Politiche Sociali per l'iniziativa "#restaacasapassoio" e Trentino Digitale per l'attivazione e gestione tecnica del sistema.