Lunedì apriranno invece le altre attività, come ristoranti, bar e servizi alla persona (parrucchieri, estetisti e quant’altro). Domattina è prevista a questo proposito una nuova videoconferenza con il ministro Boccia, nel corso della quale si parlerà anche dei Protocolli di sicurezza nazionali. E’ questo un tema particolarmente importante per i gestori, che chiedono un’applicazione flessibile delle regole di prevenzione, tale da non impedire lo svolgimento delle attività interessate. “Come ente pubblico – ha aggiunto a questo proposito Fugatti – ci sforzeremo di garantire al tempo stesso la sicurezza di tutti e la sostenibilità delle regole da osservare. Cercheremo di trovare quindi con il ministero, assieme agli altri presidenti di regione, un punto di equilibrio e di mediazione ragionevole. Altrimenti applicheremo comunque i criteri Inail, ma cercando di contemperare come detto le esigenze della salute e della sicurezza con quelle del mondo del lavoro”.
Si sta raggiungendo inoltre un nuovo accordo con la Regione Veneto che coinvolga questa volta non solo i territori comunali ma le province confinanti con il Trentino. In altre parole, con le province venete che confinano con quella di Trento – come quella di Belluno o di Verona – si vuole consentire la circolazione ai cittadini residenti per fare visita ai congiunti.
Ma l'altra grande novità riguarda le politiche di screening. Su 48 comuni trentini partirà a breve un’indagine sierologica a campione, nell’ambito di un progetto nazionale condotto dal Ministero della Salute. Il campione Istat interessato dal test in Trentino sarà di 4384 persone. In caso di riscontro di presenza di anticorpi gli interessati dovranno anche sottoporsi a tampone. L’attività partirà la prossima settimana e durerà circa una quindicina di giorni (in allegato l'elenco dei Comuni scelti dal Ministero per questo test).
I punti nascita di Cles e Cavalese apriranno come già annunciato alla metà di giugno. La settimana prossima la Provincia affronterà anche il tema degli asili e delle colonie estive. E’ questo un tema molto delicato. Se la stabilità del contagio continua come auspicato, è possibile una loro apertura, osservando regole particolari per la sicurezza dei bambini e del personale addetto.
Si sta ragionando anche all’apertura delle scuole a settembre. Fra le ipotesi da valutare, anche la possibile riapertura di alcune strutture scolastiche che in passato erano state chiuse, soprattutto con l’obiettivo di contenere gli spostamenti.
Sui movimenti – anche turistici – interregionali, nel quadro della problematica più generale degli spostamenti e della circolazione a livello europeo, bisognerà attendere nuove decisioni a livello nazionale. Nel frattempo, Il Trentino ha iniziato a percorrere la strada delle aperture possibili con il Veneto, in maniera graduale e venendo incontro alle esigenze più sentite, quelle riguardanti gli incontri fra congiunti.
La conferenza stampa si è chiusa con una proposta musicale dei Four Valleys, 4 ragazzi di 4 valli diverse (Adige, Sole, Non, Fiemme) che hanno eseguito una versione della Marcia di Radetzky.