“Le nuove misure che abbiamo adottato – sottolinea il governatore del Trentino – in linea con quanto stabilito dall’OMS e con quanto previsto a livello nazionale, confermano la linea di equilibrio e prudenza già adottata la scorsa settimana, volta a prevenire la diffusione del virus nel nostro territorio, a garantire il buon funzionamento delle strutture sanitarie e a tutelare soprattutto le fasce più esposte della popolazione. Ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando in questi giorni per fronteggiare questa emergenza e tutti i cittadini per il buon livello di collaborazione fin qui assicurato. L’attenzione rimane massima e non possiamo permetterci di abbassare la guardia, ma ci conforta la consapevolezza che tutti si stanno impegnando al massimo per contrastare il diffondersi dell’epidemia e favorire un prossimo ritorno alla normalità”.
Sempre a proposito di chi entra o rientra in Trentino da aree a rischio epidemiologico: la circostanza va comunicata al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari telefonando al numero verde provinciale 800867388. Ricevuta la segnalazione l’operatore sanitario contatta, sempre telefonicamente, la persona e assume informazioni, il più possibile dettagliate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione. Accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore informa dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare e contatta il medico di medicina generale/pediatra da cui il soggetto è assistito, anche ai fini dell’eventuale certificazione Inps da produrre al datore di lavoro. Il monitoraggio del regime di isolamento viene svolto nuovamente dal personale medico - che in caso di comparsa di sintomatologia procede secondo quanto previsto dai protocolli nazionali - anche in collaborazione con il Commissario del Governo territorialmente competente.
Infine l'economia e il lavoro, settori su cui l'epidemia sta impattando con particolare forza. L'assessore allo sviluppo economico e lavoro ha spiegato che si prevede l’attivazione del Fondo di Solidarietà, strumento di sostegno al reddito per quei lavoratori che si vedono ridotto l'orario di lavoro o che rimangono forzatamente "a casa" a causa della crisi, in particolare nei settori del commercio e del turismo (industria e artigianato hanno strumenti equivalenti). Sono a disposizione 14 milioni di euro, utili a coprire l'80% della retribuzione globale. L'Inps, a "tempo di record", ha già dato il suo via libera all’operazione. Lunedì maggiori informazioni.