“Voglio ringraziare – ha detto il presidente Fugatti – tutte le persone impegnate a garantire il rispetto delle regole, come le forze dell’ordine ed in particolare le polizie locali che operano sul territorio. Ed un forte ringraziamento va anche, come sempre, agli operatori sanitari che sono in prima linea ed in particolare ai medici che sono rientrati in corsia. Non dobbiamo però dimenticare coloro che ci consentono di continuare a poter disporre dei generi alimentari e dei servizi di prima necessità. Quindi quanti lavorano nei supermercati, gli autisti dei mezzi pubblici, gli addetti alle pulizie e molti altri ancora”.
Il presidente ha poi voluto lanciare un appello accorato a chi, residente in altre regioni, si trova ancora in Trentino per motivi di villeggiatura, magari in una seconda casa. “Riceviamo dai sindaci – ha detto – molte segnalazioni al riguardo. La situazione si sta aggravando e quindi chiediamo a queste persone il rispetto delle regole e dunque le invitiamo a tornare nelle loro abitazioni di residenza. Questo significa essere responsabili”. Il presidente ha, inoltre, spiegato, che la Giunta provinciale recepirà l’accordo siglato a livello nazionale fra Governo e sindacati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e che interverrà con un provvedimento sui cantieri edili. Potranno continuare ad operare solo i cantieri nei quali i lavoratori impegnati hanno copertura sanitaria in Trentino, ha spiegato il presidente, insieme al direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti.
Il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, Paolo Bordon ha evidenziato come prosegua la riconversione delle strutture ospedaliere per dedicare sempre più letti alla terapia intensiva. Mentre il dottor Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria, ha parlato di un farmaco attualmente in sperimentazione in Campania, che sembra dare risultati interessanti nella cura del Coronavirus. “Il Trentino – ha detto – ha chiesto di poter entrare nella sperimentazione, se questa verrà allargata, ma potremo utilizzarlo solo se avremo il via libera del Ministero della Salute, che al momento non abbiamo”.