
Nel dettaglio medici di medicina generale, pediatri e i medici di continuità assistenziale comunicheranno alle Unità speciali, a seguito del triage telefonico, i nominativi e gli indirizzi dei pazienti affetti da COVID-19 che presentassero delle condizioni cliniche tali da far ritenere non necessario l’immediato ricovero ospedaliero.
I medici delle Unità speciali, insieme agli eventuali infermieri di riferimento, effettueranno quindi le visite domiciliari nonché i monitoraggi telefonici e domiciliari.
Analoghe attività sanitarie territoriali saranno svolte anche nei confronti delle persone con infezione da COVID-19 che a breve verranno collocate presso il Presidio Sanitario Territoriale di Mezzolombardo (posti letto ex Cure intermedie ed ex Hospice), nonché delle persone con sintomatologia simil-influenzale, in assenza di complicanze respiratorie, temporaneamente collocate presso le ex Caserme austro - ungariche delle Viotte del Bondone.
Per l’operatività delle Unità speciali, la Provincia ha previsto l’arruolamento di 16 medici, che potrebbero aumentare fino a 20 nel caso in cui l’Azienda, in relazione all’andamento del quadro epidemiologico dell’infezione, ritenesse necessario un potenziamento. L’Azienda avrà infatti ampi margini operativi per adattare l’organizzazione delle Unità speciali alle esigenze sanitarie che tempo per tempo si manifesteranno.
A partire da oggi e nei prossimi giorni verranno dunque attivate le procedure per trovare i medici, formalizzare i loro incarichi, dotarli del ricettario del Servizio sanitario nazionale e dei dispositivi individuali di protezione, istruirli sui protocolli clinico – assistenziali da applicare.
Contestualmente, l’Azienda curerà la necessaria informazione sul nuovo servizio, ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale.