In apertura dell’incontro iI direttore dell’azienda sanitaria, Paolo Bordon, ha spiegato ai sindaci l’approccio “rigoroso” deciso fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus del Trentino, incentrato soprattutto a risalire alla catena dei contatti delle persone contagiate, gestite - anche con l’innesto di nuovo personale - prevalentemente a domicilio, per non intasare le strutture sanitarie pubbliche. “Solo in un secondo momento - ha sottolineato il manager della Sanità trentina - facciamo ricorso al ricovero ospedaliero e per ultima alla terapia intensiva. In maniera tempestiva abbiamo acquisito una serie di dispositivi (ventilatori e letti, ad esempio), destinati alle cure dei pazienti più critici e aumentato la disponibilità di letti. Così come - ha concluso - abbiamo adottato dei protocolli precisi nell’accoglienza in ospedale di pazienti a rischio a tutela anche del personale sanitario”.
In tema di Rsa, l’assessora alla salute ha rispiegato le ragioni di misure meno restrittive in Trentino rispetto al resto d’Italia: “Anche in questo caso ci siamo consultati con i nostri esperti ed abbiamo optato per un accesso al giorno da parte di parenti o badanti all’ospite delle strutture. Si tratta di garantire anche un’assistenza migliore ad un anziano che ha bisogno di attenzione continuativa”.
La preoccupazione maggiore - ribadita anche dal dottor Antonio Ferro, direttore del dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria trentina - riguarda i contatti fuori dal Trentino (in particolare Veneto, Lombardia e Alto Adige) e da parte dei turisti presenti nelle località di montagna: “E’ importante rispettare le indicazioni stringenti a favore della popolazione più fragile, ultra 75enni e immunodepressi”.
Sempre la giunta ha disposto oggi la chiusura (e non sospensione come nel caso delle scuole) di asili nido e scuole di infanzia fino al 15 marzo, strutture di competenza delle amministrazioni comunali. L’assessore provinciale all’istruzione ha ricordato anche l’intesa con i sindacati sulle lezioni online, la flessibilità per docenti e personale scolastico.
L’incontro si è concluso con la disponibilità degli amministratori locali, anche a breve, di un secondo incontro di allineamento con la giunta provinciale.