Il presidente ha aperto la conferenza facendo un quadro della situazione del contagio (ne riferiamo in un altro comunicato). Ha ribadito le motivazioni che lo hanno portato ad adottare l’ordinanza firmata ieri: quando è stata firmata, ha spiegato, non si aveva certezza delle decisioni del Governo e comunque bisognava intervenire in vista del fine settimana. Fugatti ha ricordato inoltre che il Trentino è stato confermato territorio giallo; nonostante questo, alla luce della situazione generale, si è ritenuto di intervenire per regolamentare l’accesso alle attività commerciali e gli spostamenti delle persone.
Rispondendo ad alcune domande puntuali, Fugatti ha ricordato che con il decreto nazionale tutta l’Italia, dal 24 dicembre per due settimane, sarà considerata zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e arancione in quelli lavorativi, con le conseguenti restrizioni.
“Per le attività più colpite dalle limitazioni – ha aggiunto il presidente della Provincia – sono stati chiesti i ristori”.
Il dottor Antonio Ferro dell’Apss ha rinnovato l’appello a fare molta attenzione ai rischi di contagio all’interno delle famiglie, perché, ha detto, continuano ad esserci molti anziani contagiati e se non si rispettano le regole si mette a rischio la loro salute.
Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Protezione civile della Provincia, ha confermato che nei prossimi giorni sarà predisposto un nuovo provvedimento per coordinare le previsioni provinciali con il quadro tracciato a livello nazionale. Ha risposto poi ad alcune domande puntuali sulla possibilità di fare attività sportiva e di spostarsi.
“Il sistema sanitario trentino – ha concluso il presidente Fugatti – è sicuramente sotto pressione, ma sta garantendo il servizio a tutti, rispondendo anche alle richieste non legate al Covid. Per questo è importante fare un sacrificio in questa fase”.