
Come noto, il contratto della sanità privata è fermo da circa quattordici anni. Per favorire la conclusione della trattativa, le Regioni e le Province autonome si sono dichiarate disponibili a pagare il 50% del costo del rinnovo contrattuale, ponendo come condizione che il contratto venga firmato a livello nazionale e che l’incremento a carico di Regioni e Province autonome sia limitato ai dipendenti accreditati, ovvero quelli che fanno servizio per il pubblico, non comprendendo quelli che fanno servizio per il privato.
A livello nazionale il contratto non è ancora stato firmato e quindi anche la Provincia autonoma di Trento non può erogare il 50% che ha accettato di dare come contributo al rinnovo.
La Provincia, nell’incontro odierno, ha confermato la sua disponibilità e chiesto ai rappresentanti di Aiop e Aris di sollecitare i loro responsabili nazionali a firmare il rinnovo contrattuale. Il contributo provinciale sarà sostenuto autonomamente dal Trentino mentre a livello nazionale sono disponibili risorse per 150 milioni di euro, come contributo dello Stato per le Regioni a statuto ordinario.
Aiop ed Aris hanno posto l'attenzione sul fatto che il contributo provinciale possa essere erogato attraverso un adeguamento delle tariffe e dei budget proporzionale all’incremento della spesa per il rinnovo contrattuale.