
La presenza di ragazze e di ragazzi con radici culturali, sociali e valoriali diverse, costituisce un fenomeno ormai strutturale anche della comunità trentina, che merita di essere trasformato in opportunità di conoscenza e crescita per tutti. Alla scuola – si legge nelle linee guida – spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta, cercando di contrastare fenomeni di esclusione che alimentano sofferenza e isolamento, degenerando a volte in comportamenti estremi. In questo senso, la scuola può fornire una risposta accogliente e plurale all'individualismo esasperato e spesso disperato delle nuove generazioni.
Per il primo ciclo d’istruzione le azioni educative, in coerenza con i piani di studio, dovranno prevedere:
lo sviluppo armonico e integrale della persona;
lo sviluppo del potenziale di crescita emotiva-intellettuale degli studenti;
l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale;
lo sviluppo trasversale a tutte le discipline delle competenze relative alla cittadinanza attiva;
la comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle;
la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti
delle persone;
la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato;
la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale.
Per il secondo ciclo d’istruzione e formazione gli assi sui quali sviluppare il processo educativo interesseranno i seguenti principi:
acquisire maggiore curiosità e interesse nei confronti della realtà intesa come entità complessa;
essere maggiormente consapevoli delle proprie responsabilità e potenzialità;
collocarsi, con una maggiore dotazione di strumenti culturali in modo attivo e critico nella vita individuale e sociale.
Le varie iniziative, che le istituzioni scolastiche attiveranno e per le quali IPRASE, l’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa, fornirà attività di monitoraggio e supporto, dovranno essere precedute da un’informazione esaustiva alle famiglie anche attraverso momenti d’incontro con i genitori che potranno poi decidere consapevolmente sulla partecipazione dei propri figli, con la possibilità di comunicare alle istituzioni scolastiche o formative - tramite giustificazione non necessariamente motivata – la non partecipazione dello studente alle iniziative.