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Consiglio sanitario provinciale: focus sulla riorganizzazione
La riforma della sanità trentina è stata condivisa nel pomeriggio di oggi dall'assessore alla salute, dal responsabile del dipartimento salute Pat Giancarlo Ruscitti e dai vertici Apss, il direttore sanitario Antonio Ferro e il direttore del servizio ospedaliero Pier Paolo Benetollo anche con i membri del Consiglio sanitario provinciale, di cui fanno parte i rappresentanti degli ordini professionali sanitari e della Consulta della salute.
Focus sui punti salienti della delibera già portata in Giunta per la pre-adozione qualche settimana fa, come l'ospedale policentrico e la riforma della medicina territoriale, ma anche sull'importanza delle risorse umane, sugli investimenti sul territorio e soprattutto la volontà di dare risposte sanitarie ai cittadini, in una visione più moderna e capillare del distretto, che superi le logiche del passato, puntando ad evitare il sovraffollamento degli ospedali di Trento e Rovereto e valorizzare le professionalità. Dunque ospedali in rete che consentano di mettere insieme le diverse unità operative, funzionali ai bisogni del cittadino e attrattivi per i professionisti.
All'interno del momento di confronto gli ordini professionali hanno presentato un documento congiunto con alcune osservazioni da sottoporre ai rappresentanti istituzionali.
Focus sui punti salienti della delibera già portata in Giunta per la pre-adozione qualche settimana fa, come l'ospedale policentrico e la riforma della medicina territoriale, ma anche sull'importanza delle risorse umane, sugli investimenti sul territorio e soprattutto la volontà di dare risposte sanitarie ai cittadini, in una visione più moderna e capillare del distretto, che superi le logiche del passato, puntando ad evitare il sovraffollamento degli ospedali di Trento e Rovereto e valorizzare le professionalità. Dunque ospedali in rete che consentano di mettere insieme le diverse unità operative, funzionali ai bisogni del cittadino e attrattivi per i professionisti.
All'interno del momento di confronto gli ordini professionali hanno presentato un documento congiunto con alcune osservazioni da sottoporre ai rappresentanti istituzionali.